Addio a Sergio Sollima, il "padre" di Sandokan e dei western "politici" all'italiana
Cultura e Spettacolo Lazio

Addio a Sergio Sollima, il "padre" di Sandokan e dei western "politici" all'italiana

mercoledì 1 luglio, 2015

ROMA, 01 LUGLIO 2015 - Si è spento a Roma, all’età di 94 anni, il regista romano Sergio Sollima, celebre per aver inventato assieme a Damiano Damiani il western politico in Italia e aver ideato il famoso sceneggiato tv “Sandokan” con protagonista Kabir Bedi. Padre di Stefano, noto per la regia delle serie tv Romanzo criminale e Gomorra, nonché del film ACAB (2012) con Pierfrancesco Favino. Venerdì, dalle 10 alle 13, la camera ardente presso la Casa del Cinema di largo Marcello Mastroianni a Roma. [MORE]

Sergio Sollima nasce a Roma il primo aprile del 1921. Si diploma al Centro Sperimentale di Cinematografia. Dopo aver svolto l'attività di critico cinematografico, negli anni Cinquanta inizia a lavorare come autore teatrale. Sua la commedia “L'uomo e il fucile”, storia di un gruppo di partigiani coinvolti in un'azione per il servizio di spionaggio americano, rappresentata nel 1948, regia di Luigi Squarzina, con protagonista un giovanissimo Nino Manfredi. Portano la sua firma anche le commedie satiriche I pallinisti e Apocalisse a Capri con Mario Scaccia e Delia Scala. A metà anni Cinquanta inizia a lavorare per il cinema, come assistente di Domenico Paolella, regista di film musicali e mitologici. Successivamente cura la sceneggiatura di Tripoli bel suol d'amore (1954) I teddy boys della canzone (1960) diretto da Paolella, Goliath contro i giganti (1961) di Guido Malatesta e tanti altri film di successo. A segnare il suo vero e proprio esordio sul grande schermo è un episodio del film del 1962 “L’amore difficile”, realizzato in collaborazione con Luciano Lucignani e Alberto Bonucci. Tra il 1965 e il 1967 firma, con lo pseudonimo di Simon Sterling, tre film di spionaggio: Agente 3S3: passaporto per l'inferno, Agente 3S3: massacro al sole e Requiem per un agente segreto.

Il grande successo arriva con i cosiddetti "spaghetti western" . La trilogia interpretata da Tomas Millian, inaugurata nel 1967 da La resa dei conti (seguito da Faccia a faccia e Corri uomo corri), lo consacra come uno dei maestri del genere, insieme a Sergio Leone, Sergio Corbucci, Duccio Tessari.

Ormai divenuto famoso anche fuori dall’Italia, negli anni Settanta Sollima firma il thriller Città Violenta (1970) con Charles Bronson prodotto dalla United Artists, e il poliziesco Revolver (1973) con Oliver Reed. La grande popolarità in Italia la raggiunge con lo sceneggiato televisivo “Sandokan”, con Kabir Bedi e Philippe Leroy, tratto da “Le tigri di Mompracem” di Emilio Salgari. Il successo dello sceneggiato è dimostrato anche dal fatto che molti bambini in quegli anni vennero chiamati con il nome di Sandokan e il termine divenne anche un aggettivo, con il significato di "forte e/o grosso e/o coraggioso".

Grazie al trionfo di Sandokan, Sollima produce, per il cinema, Il corsaro nero, ancora con Kabir Bedi e Carol Andrè. Nel 1977 è la volta de La tigre è ancora viva: Sandokan alla riscossa. Per la tv firma Uomo contro uomo (1987), Passi d'amore (1989), Solo per dirti addio (1992), Il figlio di Sandokan (1998). Il regista romano non riesce però, con i sequel di Sandokan, ad eguagliare il successo della prima stagione. Al contrario, grande consenso l’ottenne nel 1980 con I ragazzi di celluloide, realizzato sempre per la tv, con protagonista Massimo Ranieri.


[foto: tgcom24.mediaset.it]

Antonella Sica
 


Autore
https://www.infooggi.it - Il Diritto Di Sapere

Entra nel nostro Canale Telegram!

Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!

Esplora la categoria
Cultura e Spettacolo.