Bangladesh, la mattanza dei blogger anti-fondamentalisti
Estero Valle d'Aosta

Bangladesh, la mattanza dei blogger anti-fondamentalisti

lunedì 30 marzo, 2015

 DACCA (BANGLADESH), 30 MARZO 2015 – È trascorso poco più di un mese dalla brutale uccisione del blogger bangladese Avijit Roy, che le strade di Dacca si insanguinano di nuovo: nel mirino ancora una volta un blogger, anch'egli vittima di un agguato per le sue continue condanne dirette all'Islam più radicale. E le modalità, le medesime: gli aggressori in entrambi i casi erano armati di machete, e hanno agito in pieno giorno nel centro della capitale.

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Si tratta di Washiqur Rahman Babu, assalito nel quartiere di Tejgaon, a Dacca. Nei pressi del luogo dove si è consumato l'assassinio, sono stati fermati due giovani studenti madrasa, trovati in possesso di coltelli da macellaio. Stando a quanto riportato dalle autorità locali, nell'omicidio sarebbe coinvolta una terza persona, che è però riuscita a fuggire. Al momento della cattura, non era ancora chiaro alle forze dell'ordine che tipo di blog curasse Rahman; sono stati i fermati a confessare che il blogger era già da tempo nel mirino per i suoi post anti-islamici.

Sorte simile per altri blogger bangladesi

Il caos politico che da anni attanaglia il Bangladesh potrebbe garantire le condizioni ideali alla proliferazione di un certo tipo di estremismo religioso. E il fatto che i primi a farne le spese sono i 'pensatori atei e controcorrente' dovrebbe rappresentare un pericoloso campanello d'allarme.

Lo scorso 26 febbraio, lo scrittore e blogger bangladese naturalizzato negli Stati Uniti, Avijit Roy, è stato ucciso da due sconosciuti a Dacca, dove aveva visitato la locale Fiera del Libro insieme alla moglie, Rafida Ahmed Banna, rimasta seriamente ferita. Roy, 42 anni, sarebbe stato avvicinato da due uomini, buttato al suolo e colpito alla testa da colpi di machete. Roy era una persona particolarmente conosciuta, specie per la sua attiva condanna del fondamentalismo islamico; aveva fondato il popolare blog Mukto-Mona (Libera-Mente), ed era anche autore di alcuni volumi, tra cui “Biswaser virus” (Il virus della fede) e “Sunyo Theke Mahabiswa” (Dal vuoto al grande mondo), che stigmatizzano l'azione dei gruppi islamici più radicali. Non erano mancate, infatti, numerose minacce di morte, come non è mancata la rivendicazione, giunta da un fino ad allora sconosciuto gruppo dal nome di Ansar Bangla 7.

Alla notizia dell'assassinio, centinaia di persone si sono riversate in piazza in segno di solidarietà; tra di loro soprattutto intellettuali, insegnanti ed editori, raccolti intorno al luogo del delitto, in tanti a torso nudo e colorati di rosso, intonando slogan come “vogliamo giustizia” e “alziamo la voce contro i militanti”.

Prima di Roy e Rahman, un altro blogger ateo era stato ucciso in Bangladesh appena due anni fa, mentre in tutto i casi diventano quattro dal 2004, se si considera l'attacco a un altro scrittore bangladese.

Foto: aljazeera.com

Dino Buonaiuto


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