Bassolino in piazza con gli operai Fiom
Politica Campania

Bassolino in piazza con gli operai Fiom

giovedì 20 novembre, 2014

NAPOLI, 20 NOVEMBRE 2014 - Antonio Bassolino domani scenderà in piazza con i manifestanti della Fiom.

Bassolino in piazza con i manifestanti della Fiom

Nonostante abbia dichiarato di aver votato Renzi, afferma che "Non c’è incongruenza", tra le due cose, "Perché sono solo, io. Non rappresento nessuno e non mi faccio rappresentare da nessuno".

Domani a Napoli ci sarà la manifestazione nazionale della Fiom e Bassolino fa sapere che parteciperà attivamente all'evento: " Io ho un rapporto storico con i metalmeccanici, con la Fiom e con tutto il sindacato. Diciamo con tutto il movimento operaio. Da sempre, insomma, da quando ero militante e dirigente del Pci, tanto che tutti pensavano che io fossi un sindacalista. Bruno Trentin è stato amico vero e intimo, uno dei pochissimi".

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Quando Bassolino era al Governo e aveva ricoperto la carica di Ministro del Lavoro, aveva cercato di trovare un punto di incontro e di chiudere il contratto dei metalmeccanici. E proprio quel contratto aveva provocato più problemi agli imprenditori di quanto si poteva immaginare.

Ora, a distanza di anni, Bassolino, ritorna sulla questione, e sottolinea come l'attuale Governo non sappia dialogare, tenere aperto un canale. " Bisogna cercare di tenere conto che c’è una disparità di potere tra lavoratori e imprenditori e cercare di portare avanti una sintesi tra le posizioni che faccia fare un passo avanti ai lavoratori", ha dichiarato.

"I sindacati hanno grandi limiti, ma non si può chiudere il canale di dialogo con la realtà. Per questo ero alla manifestazione di Roma della Cgil, unico esponente del Pd ad aver votato Renzi. Quello è il nostro popolo, sarebbe stato strano se non ci fossi andato. Solitamente nei partiti si vota in direzione in un modo, ma poi qualcuno ci va, perché il legame col sindacato, nonostante il conflitto, devi mantenerlo aperti".

"Siamo ad un passaggio difficile e delicato, perché la crisi sociale è seria. Dobbiamo essere tutti consapevoli, governo, sindacati, opinione pubblica, che dal punto di vista politico la situazione è senza alternative. Fuori dal Pd e dentro il Pd. E da un certo punto di vista è anche un bene. C’è una stabilità, perché non ci sono alternative a Renzi. Ma tanto è stabile la situazione politica, tanto instabile e esplosiva è la situazione sociale. Renzi politicamente non ha da preoccuparsi. Ma il rapporto tra governo e realtà sociale è invece complicato. E non riguarda solo il mondo del lavoro. In tante città s’è tenuto lo sciopero sociale e aumenteranno questi movimenti se rimane l’attuale contraddizione, se non si riesce via via a modificare la situazione economica", conclude Bassolino.

(foto:tiscali)

Filomena I. Gaudioso


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