Bce, Draghi: «Ripresa ancora a rischio»
Economia Lombardia

Bce, Draghi: «Ripresa ancora a rischio»

giovedì 4 aprile, 2013

MILANO, 04 APRILE 2013 – In una conferenza stampa, il presidente della Bce, Mario Draghi ha illustrato le decisioni di politica monetaria prese dalla Bce: «L'inflazione è scesa ancora e la previsione di ripresa nel secondo semestre è ancora soggetta a rischi. Per questo, il costo del denaro è rimasto invariato allo 0,75%. La politica monetaria della Bce resterà accomodante finché sarà necessario».

Per Draghi, «L'indebolimento dell'economia si è esteso alla prima parte dell'anno e una graduale ripresa è prevista nella seconda parte dell'anno, ma i rischi sono ancora alti. Nelle prossime settimane monitoreremo molto da vicino le informazioni economiche e gli sviluppo monetari, per valutare gli impatti sull'inflazione». Il presidente della Bce ha sottolineato che «I rischi al ribasso includono la possibilità di una domanda interna più debole del previsto e di una lenta o insufficiente implementazione delle riforme strutturali nell'area euro. Questi fattori hanno la potenzialità di danneggiare il miglioramento della fiducia e quindi rinviare la ripresa. Questo indebolimento economico si sta espandendo ai paesi che non avevano conosciuto la frammentazione e dunque ai paesi centrali dell'Eurozona». [MORE]

Secondo Draghi: «È "essenziale che i governi dell'Eurozona intensifichino le riforme strutturali e proseguano con il consolidamento fiscale e la ristrutturazione del sistema finanziario. La Bce non può compensare la mancanza d'azione dei governi». Il numero uno della Bce ha evidenziato «l'importanza di rafforzare le istituzioni comunitarie anche tramite l'unione bancaria».

Poi, Draghi si è soffermato sulla crisi che ha colpito Cipro puntualizzando come sia «cruciale per l'Europa attuare velocemente non solo il meccanismo comune di sorveglianza sulle banche, ma anche quello che prevede la possibilità di ristrutturarle e gestire i fallimenti a livello comune». Tuttavia, lo stesso ha precisato che il piano di Cipro non è da considerare come un modello per il futuro.

Comunque sia, il presidente della Bce ha anticipato che – nel caso in cui le difficoltà dell’Eurozona dovessero persistere - si procederà a studiare «nuove iniziative non standard di politica monetaria da adottare, se necessario e per questo si terrà conto delle misure varate in altri paesi per capire quali siano applicabili al contesto dell'Eurozona e quali no».

Infine, sulla situazione di stallo politico dell’Italia, Draghi non ha voluto esprimere alcun commento, soffermandosi – però – sull’ importanza di pagare i debiti della Pa alle imprese .

(fonte: Ansa, La Repubblica)

Rosy Merola
 


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