Caso Regeni, Gentiloni: "Egitto: serve una collaborazione seria"
Cronaca Lazio

Caso Regeni, Gentiloni: "Egitto: serve una collaborazione seria"

venerdì 29 aprile, 2016

ROMA, 29 APRILE 2016 – Il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, nel corso del programma di Radio 1 Voci del Mattino, è tornato a parlare del caso Regeni, dichiarando: "La nostra ricerca della verità finora non ha avuto risposte soddisfacenti". Il Ministro ha comunque assicurato che "il trascorrere del tempo non diminuirà l'attenzione dell'Italia". [MORE] 

"Finora è stata assolutamente inadeguata" la collaborazione nelle indagini che il governo egiziano aveva assicurato all’Italia, intenzionata a scoprire la verità sulla morte del giovane ricercatore triestino. Ci sarebbe ovviamente tensione nei rapporti fra i due Paesi. Lo stesso Gentiloni ha spiegato che: "E’ accaduto un fatto molto importante nelle relazioni diplomatiche fra Italia ed Egitto. Abbiamo richiamato a Roma il nostro ambasciatore al Cairo, un gesto molto forte nei rapporti tra Stati. Se qualcuno immaginava che il tempo avrebbe portato l'Italia ad allentare l'attenzione, sbagliava. Per noi il ritorno alla normalità nelle relazioni con l'Egitto passa dalla soluzione di questo caso. Dipende da una collaborazione seria. Continueremo ad esercitare la nostra pressione diplomatica affinché si arrivi alla verità, anche se sappiamo che non sarà facile"

Solidarietà nei confronti dell’Italia è stata espressa anche dai ministri degli Esteri di tutti i Paesi europei facenti parte dell’UE nel corso dell’ultima riunione avvenuta in Lussemburgo: "C'è la consapevolezza –ha spiegato Gentiloni– che si tratta di un caso gravissimo in un contesto all'interno dell'Egitto che è sotto gli occhi di tutti". Ha proseguito poi il Ministro, dichiarando: "Non siamo ingenui. Sappiamo che in questo raffreddamento dei rapporti tra Italia ed Egitto ci sarà qualcuno che cercherà di inserirsi per conquistare relazioni privilegiate con Il Cairo, ma non possiamo lasciarci guidare da questo".

Gentiloni ha poi concluso, asserendo: “L'Egitto ha promesso una collaborazione che finora è stata assolutamente inadeguata. So che sono in corso nuovi contatti tra le procure e mi auguro che l'attività della procura di Roma possa ripartire. La procura di Roma ha inviato una nuova rogatoria in Egitto e ci sono nuovi contatti tra le procure, vedremo se produrranno risultati. Mi auguro che l'attività del procuratore Pignatone possa riannodare qualche contatto utile, ma nel frattempo manteniamo la nostra posizione di insoddisfazione".

(foto www.left.it)

Elisa Lepone


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