Cip Sardegna: bilanci più che positivi dai tre eventi sportivi paralimpici internazionali
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Cip Sardegna: bilanci più che positivi dai tre eventi sportivi paralimpici internazionali

martedì 27 giugno, 2017

CAGLIARI, 27 GIUGNO 2017 - Al di là delle consolidate abilità organizzative, la fortuna di risiedere in una regione dall’appeal mai scontato. L’entourage del CIP Sardegna ben instradato dal suo presidente Paolo Poddighe ragiona serenamente sulle indimenticabili sensazioni emanate dai tre eventi internazionali paralimpici che hanno coinvolto altrettante città a forte richiamo turistico. Tutto è cominciato nella magnifica Riviera del Corallo con il Mondiale di Tennis in Carrozzina. Di seguito sono entrate in scena le efficienti strutture del capoluogo isolano che tanto hanno offerto ai protagonisti del Mondiale di Calcio a 5 per Ipovedenti. Ha chiuso l’appassionante trittico la competizione continentale dedicata ai Para – Archery che sono stati accolti con amorevoli riguardi in una Gallura già in moto per assecondare i desideri di un flusso vacanziero che si preannuncia forte.

Indirettamente il CIP ha contribuito a fare promozione nel territorio e sicuramente anche sotto questo aspetto ha lasciato un solido contributo: “Quello che emerge dagli esiti dei tre appuntamenti – introduce Paolo Poddighe – è l’immagine di grande efficienza che abbiamo dato e ciò ha amplificato sicuramente il ruolo del CIP Sardegna. È doveroso ribadire come i tre impegni sono stati certificati di alto livello grazie alla partecipazione, per ciascuna disciplina, di atleti che hanno conseguito traguardi lusinghieri in manifestazioni olimpiche, mondiali e continentali”.
C’è tanto da fare ma gli sforzi si intensificheranno con maggiore entusiasmo: “Da parte nostra ci sarà la volontà di dare sempre più risalto alle attività promozionali nel territorio isolano – puntualizza il n. 1 del Cip sardo - in sintonia con le Federazioni che gravitano attorno a noi. Punteremo alla Giornata Nazionale Paralimpica come evento massimo della nostra attività. Si terrà a Sassari e i progetti di sensibilizzazione, come accadde lo scorso anno al Lazzaretto di S. Elia, saranno indirizzati principalmente alle scuole, bacini ideali per recepire la nostra mission”.
Per il futuro l’idea è di portare in Sardegna almeno un evento internazionale all’anno: “Sarebbe bello crearli certi nel novero degli appuntamenti regionali del CIP. Per esempio è già sicuro che Olbia ospiterà gli arcieri paralimpici anche nell’estate 2018”.
Prima di prendersi una breve pausa per rifiatare, Poddighe pensa ai numerosi complimenti ricevuti nelle ultime settimane: “In tanti mi dicono quanto siano state belle le cose poste in essere nell’ambito sportivo-sociale della disabilità; e le attestazioni giungono non solo dall’isola”.
Prossimo incontro agonistico a luglio con una gara regionale di Tiro a Volo; e poi la pianificazione di eventi in sintonia con la FISDIR (Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali).
Il Comitato Paralimpico si congeda con il suo vecchio formato. Dal mese di ottobre si darà spazio alla nuova organizzazione licenziata con decreto del Consiglio dei Ministri. “In autunno avverrà l’elezione dei nuovi organismi federali del CIP – conclude Poddighe - nella veste di ente pubblico a tutti gli effetti”.

WHEELCHAIR TENNIS: IL MONDIALE DI ALGHERO INSEGNA CHE TUTTO È POSSIBILE

Una manifestazione con i fiocchi già nel giorno dell’esordio. Al porto di Alghero in tanti hanno sgranato le pupille mentre sfilavano centinaia di atleti in rappresentanza di 42 squadre provenienti da 24 nazioni. Lungo le “ramblas” catalane la grande euforia era palpabile. Migliaia di persone si sono poi riversate davanti al palco al punto che in tanti, pur essendo abituati a cerimonie di questo tipo, restavano particolarmente increduli. Un esempio su tutti: il Presidente CIP Luca Pancalli e il Presidente FIT Angelo Binaghi che dal palco di Alghero, durante la presentazione condotta da Elisabetta Canalis, hanno speso grandi parole di elogio per il patron del Mondiale a squadre di Wheelchair Tennis, Alberto Corradi, e per tutto il team dell’A SDC Sardinia Open.
Ed è proprio il sommo organizzatore che racconta le sue personali sensazioni, a partire dagli esiti sportivi sanciti dai campi dell’Hotel Baia di Conte e del Tennis Club Alghero.
“Sotto l’aspetto agonistico – apre il dialogo Alberto Corradi - si è visto in particolare la crescita del giovane inglese Alfie Hewett che ha portato l'Inghilterra in finale. Il diciottenne sta oramai impressionando tutti portando il Tennis in Carrozzina a dei livelli mai visti in quanto a capacità tecnica, velocità di palla e rapidità negli spostamenti, oltre ad una grande intelligenza tennistica, il quale lo ha portato a vincere di recente il Rolland Garros a Parigi”.

L’egemonia del campione francese Stephane Houdet non si discute..
È un grande campione e una bellissima persona, oramai viene da tantissimi anni ad Alghero e ricordo ancora le sue parole nel suo italiano non perfetto pronunciate lo scorso anno dopo la vittoria del 17° Sardinia Open “Io voglio la coppa del mondo qua ad Alghero, perché il team del Sardinia Open è il migliore del mondo!".

Al tempo la candidatura non era stata ancora vinta ma..
Tutto il team in quel momento ha capito che il sogno di portare la Coppa del Mondo di Tennis in Carrozzina in Sardegna ad Alghero poteva diventare realtà. Houdet è innamorato di Alghero, della Sardegna e del nostro team. Infatti dopo la vittoria con la Francia, ha inviato l'iscrizione per il 19° Sardinia Open che si svolgerà dal 19 al 23 settembre scrivendo sull'entry form “I Love Sardinia Open team; I love Alghero!”

Ad Alghero c’era Paolo Poddiche. Il Cip vi è stato molto vicino?
Col CIP è cambiato completamente il rapporto da quando si è insediato alla Presidenza Regionale Paolo Poddighe. Lui è molto vicino alle associazioni, si interessa veramente con il cuore a tutto ciò che accade nell'isola per quanto riguarda il movimento Paralimpico. Personalmente ritengo che con lui il CIP stia crescendo nel modo giusto e anche molto velocemente.

E ciliegina sulla torta, avete ricevuto la visita di Luca Pancalli.
Ho più volte espresso la mia stima nei sui confronti. Gli ho detto che l'Italia avrebbe bisogno di un Presidente del Consiglio come lui. Lo ringrazio ancora per le bellissime parole dette dal palco di Alghero e in forma privata a tutto il mio team che ha voluto ringraziare personalmente facendo emozionare tutti i componenti della associazione da me presieduta.

Nonostante le fatiche organizzative Alberto Corradi ha ripreso a giocare
Si. Ho fatto un’ottima prestazione in Repubblica Ceca battendo in semifinale il n.7 al mondo Bryan Barten, arrivando fino alla finale dove però ho perso con l'olandese Schroder, uno degli atleti sicuramente più promettenti nel panorama tennistico internazionale. Successivamente ho vinto il titolo Italiano assoluto; sono contento di come sto giocando e imputo i miei miglioramenti anche alla nuova sedia da competizione Advantage C che mi ha messo a disposizione la Lab.3.11. E voglio ringraziare a tal proposito Costantino Perna, il mio allenatore Alessandro Ciotti e il mio fisioterapista Marco Zannin.

Alghero e il Tennis in Carrozzina diventano a breve nuovamente internazionali.
Appena finita la Coppa del Mondo mi sono già messo in moto per organizzare la 18° edizione del Sardinia Open International che si terrà dal 19 al 23 settembre prossimo. Sono inoltre certo, visti i grandi complimenti e le grandi gratificazioni che ci sono arrivate da tutto il mondo per la coppa del mondo, che l'ITF ci chiederà ancora di portare la World Team Cup in Sardegna.

Un episodio curioso da raccontare?
Ricordo ancora la prima volta che sono andato a parlare a Roma con Pancalli per illustrargli il mio progetto di organizzazione della Coppa del Mondo ad Alghero. Gli dissi che l'anno prima si svolse in Turchia dove erano a disposizione 60 campi per le gare. Alla domanda “Ma ad Alghero quanti campi hai? Gli ho risposto: Sei, ma non dispero di trovarne degli altri”. Mi ha guardato pensando sicuramente: “questo è un pazzo!”. Idem per quanto riguarda Binaghi. Infatti sul palco di Alghero hanno raccontato, sorridendo, la mia pazzia che alla fine hanno condiviso.

CAGLIARI STREGA TUTTI: MONDIALE CALCIO A 5 PER IPOVEDENTI DA RICORDARE[MORE]

A tanti non dispiacerebbe tornare con moglie e figli. Disputare un torneo internazionale e proseguire il soggiorno in Sardegna all’insegna del mare e della buona forchetta. Un desiderio che accomuna calciatori e arcieri che solo di striscio si sono resi conto di cosa potrebbe offrirgli quella terra molto ospitale.
Lo sa bene Gianguido Marzi, mente della Tigers Paralympics Onlus di Cagliari che in sintonia con Cip Sardegna e Fispic ha organizzato il Mondiale cagliaritano di Calcio a 5 per Ipovedenti. Un successo strepitoso amplificato dalle telecamere Rai che hanno fatto centro, raccogliendo attorno al piccolo schermo anche 200 mila telespettatori. Senza contare i numerosissimi appassionati stranieri che hanno seguito la competizione via satellite.
“Mi rimarrà sempre impressa la soddisfazione di essere riusciti ad organizzare un Campionato del Mondo – rimarca Gianguido Marzi - che non è semplice per gli sforzi fisici ed economici che comporta. In compenso abbiamo ricevuto i complimenti da tutto il movimento. D’altronde siamo un’associazione sportiva dilettantistica, discretamente attrezzata che già in passato ha avuto il piacere di mettere su parecchie manifestazioni di altissimo profilo a livello nazionale. Il Mondiale di Cagliari è indubbio che ci abbia dato parecchia visibilità, ma il merito lo condivido con le sedici infaticabili persone del nostro staff”.
Soddisfatti anche i vertici del CIP nazionale e regionale e Fispic, ma l’alto livello tecnico espresso dai protagonisti scesi in campo nella Palestra CONI A di via Pessagno ha suscitato l’interesse della Federcalcio che ha palesato l’ipotesi di firmare un protocollo d’intesa.
E a proposito di calcio giocato, pronostici rispettati in pieno con la vittoria dell’Ucraina, seguita da Inghilterra, Russia e Spagna. Grande delusione invece per l’Italia che ottiene il penultimo posto battendo in extremis il Giappone. E Marzi, in qualità di responsabile delle selezioni italiane, non nasconde che sia in atto una trasformazione: “Purtroppo sulla prestazione negativa della nostra Nazionale hanno inciso fattori tecnici, basati anche su alcuni errori. Dovremo apportare dei correttivi al più presto; per esempio ritengo necessario affidarci alle risorse della nazionale under 22 che per l’appuntamento di Cagliari non è stata praticamente considerata”.
Dietro il premio Fair Play assegnato al Giappone c’è un atteggiamento complessivo che la dice lunga su cosa è la buona creanza nel paese del Sol Levante. “Tutta la delegazione nipponica era composta da persone estremamente educate – arguisce Marzi – al punto che se li facevi passare per primi tutta la squadra si inchinava per ringraziare. É nella loro mentalità fare il possibile per non rimediare brutte figure all’esterno”.
Soddisfatti e gaudenti anche corpo arbitri, staff medico e delegazioni ospitate: c’è voglia di osare anche in futuro. “Due rappresentative ci hanno chiesto se organizziamo tornei internazionali per nazioni – osserva Marzi - magari da svolgersi senza l’egemonia dell’IBSA (International Blind Sports Federation), che farebbe aumentare i costi in maniera esorbitante. Questo lo dico per testimoniare come tutti gli addetti ai lavori sono rimasti colpiti favorevolmente dalle strutture messe in campo dalla Città di Cagliari: palasport efficiente, breve distanza dall’hotel che li ha ospitati e soprattutto alta qualità della ristorazione con particolari menzioni ai dolci. Sembrerà strano ma altri posti simili nel pianeta terra non ce ne sono. Lo dicono loro”.

SE LA SARDEGNA E’ CONOSCIUTA NEL MONDO UN PO’ DI MERITI VANNO ANCHE AL TIRO CON L’ARCO

L’ apologia del trittico internazionale targato CIP Sardegna si tiene a Olbia, in quella che è la disciplina di riferimento del presidente Poddighe. La Para Archery European Circuit ha riservato chicche agonistiche che lasciano di stucco i profani. Ma quando uno sport non fa differenze tra disabili e normodotati il risultato è spettacolo puro al cento per cento.
“A Olbia è stato un successone – risalta Paolo Poddighe – in quanto abbiamo ricevuto i complimenti da tutte le 14 nazioni presenti e che si sono già prenotate per l’edizione dell’anno prossimo”. Quest’aspetto diventerà un originale biglietto da visita verso il mondo. “Persone che da anni fanno attività paralimpica d’alto livello – prosegue il vice presidente nazionale della FITARCO - mi hanno detto che in precedenza non era successo che vivessero un’esperienza così arricchente, sia per la location eccezionale (il Geovillage), sia per il servizio efficiente sempre a loro disposizione. Molti hanno commentato che è stata la miglior settimana della loro vita”. L’attività sportiva d’alto livello si trasforma in grande promotore turistico: “Non sono pochi quelli che vorrebbero tornare con la propria famiglia per fare una vacanza al termine della manifestazione”.
Dal CIP Nazionale l’organizzazione targata Arcieri Torres Sassari si prende i meritati consensi. “Sono rimasti colpiti dall’organizzazione, pari a quella che si vede ai mondiali e alle olimpiadi – aggiunge Poddighe - con scenografie e calendari simili. Facendo parte del circuito internazionale, questa gara permetterà di svolgere attività internazionale a supporto dei grandi eventi continentali e mondiali che si alternano di anno in anno”.
Un pensiero lo dedica a coloro che l’hanno aiutato in questa estenuante ma impareggiabile esperienza: “Ringrazio gli Arcieri Torres che hanno espresso un’organizzazione perfetta, frutto di esperienza pluriennale. E poi le Fiamme Azzurre per il grande supporto originato dall’intesa stipulata con la FITARCO”.


E' possibile seguire le attività del Cip Sardegna su Facebook e nella rinnovata pagina web www.cipsardegna.org


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