Consultazione pubblica on line per la riforma costituzionale
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Consultazione pubblica on line per la riforma costituzionale

venerdì 2 agosto, 2013

ROMA, 02 AGOSTO 2013 - La consultazione pubblica sulle riforme costituzionali, iniziata l’otto luglio proseguirà fino all’otto ottobre 2013. Promossa dal Ministro per le Riforme Costituzionali, costituisce un’importante occasione per partecipare al processo di riforma e fornire indicazioni preziose per gli attuali e prossimi lavori istituzionali.[MORE]
Una consultazione pubblica è una procedura rigorosa per il coinvolgimento diretto del cittadino nell’azione politica e legislativa di un’istituzione pubblica. Rappresenta uno strumento di democrazia partecipativa, complementare ai canali tradizionali della democrazia rappresentativa. Non ha valenza statistica, né misura le preferenze della popolazione italiana, ma può fornire un importante contributo nel processo di identificazione delle necessità percepite e dell’impatto prodotto dalle azioni politiche all’interno della quotidianità civile e sociale dello Stato.
Oggetto della consultazione pubblica sono i temi indicati dalla Relazione finale del gruppo di lavoro sulle Riforme Istituzionali promossa dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il 30 marzo 2013, fatto salvo per le materie non oggetto di delega di mandato del Ministro per le Riforme Costituzionali. Le domande sono raggruppate in 3 categorie: Forma di Governo e Parlamento, Strumenti di Democrazia Diretta e Autonomie Territoriali.

Per partecipare bisogna accedere al sito istituzionale www.partecipa.gov.it e rispondere ai questionari proposti. All’interno del sito, le pagine dedicate alla consultazione si compongono di un’introduzione alle ragioni della consultazione, un utile glossario (http://www.partecipa.gov.it/glossario.jsp) e materiale per approfondire la consultazione e i suoi temi, dal testo della Costituzione ai lavori della costituente, fino alla relazione finale dei famosi Saggi di Napolitano.
Il processo di consultazione è articolato in tre livelli:
• un questionario breve;
• un questionario di approfondimento;
• una fase di discussione pubblica.
I primi due questionari sono accessibili online a partire dalla data di inizio dei lavori, mentre l’avvio della successiva fase di discussione pubblica sarà annunciato in corso sui siti istituzionali. Nello specifico, i primi due livelli seguono la forma del semplice questionario online. Nel primo caso si tratta di 8 domande di facile comprensione, per un tempo di compilazione stimato in circa 5 minuti, al netto della lettura consigliata delle didascalie, degli approfondimenti e del glossario. Il secondo livello consiste in un’indagine strutturata per utenti con un grado di consapevolezza maggiore, e in generale cittadini desiderosi di approfondire la materia. E’ articolato in 14 domande con l’aggiunta di alcuni campi aperti, e prevede un tempo di compilazione di circa 20 minuti. Il terzo livello si sviluppa attraverso la facilitazione, animazione e gestione di dibattiti fisici e via web (ospitati da università, fondazioni, scuole e altre organizzazioni). Tale strutturazione multi-livello consente di raggiungere il maggior numero possibile di cittadini e allo stesso tempo mantenere il grado di approfondimento di una consultazione più specialistica.
I risultati della consultazione saranno:
• accuratamente analizzati e aggregati in un report finale, costruito in collaborazione con un Comitato Scientifico e pubblicato online nei giorni successivi alla chiusura;
• acquisiti e analizzati dal gruppo di lavoro del Dipartimento per le Riforme Istituzionali;
• ufficialmente consegnati alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Una volta conclusa la consultazione, i dati da essa generati saranno normalizzati secondo i criteri del segreto statistico e condivisi con licenza Creative Commons.

Una consultazione pubblica sulle riforme costituzionali è fondamentale per avere indicatori utili a valutare l’orientamento complessivo degli Italiani verso il tema pubblico per eccellenza, le riforme costituzionali.
La piattaforma tecnologica è progettata per offrire adeguati livelli di sicurezza nel trattamento e protezione dei dati, nonché standard elevati nella gestione, verifica e aggregazione dei risultati acquisiti. Le criticità tipiche della partecipazione online sono gestite tramite una combinazione di verifiche preventive e successive al procedimento che permettono di minimizzare eventuali interventi inappropriati.
Si tratta di una prassi consolidata in tutto il mondo, ed è importante guardare al futuro, utilizzando le tecnologie per ampliare le possibilità di partecipazione attraverso nuovi metodi e strumenti, inserendoli in fasi sempre più rilevanti del processo democratico. Attraverso le consultazioni online si riconosce, inoltre l’importanza delle tecnologie digitali nel processo democratico, come testimoniato recentemente dal rapporto del Senato “I Media Civici in ambito parlamentare”. Una consultazione online si differenzia, allo stesso tempo, da una semplice raccolta di opinioni sul Web, in quanto rappresenta un processo strutturato con metodo rigoroso e trasparente.

L’attività di consultazione deve costituire un’occasione preziosa per contribuire alla formazione di una cittadinanza attiva consapevole e per avvicinare i cittadini alle istituzioni. A tal fine, lo spazio web www.partecipa.gov.it diventerà, alla chiusura dei lavori, piattaforma permanente per l’aggregazione delle iniziative di partecipazione del governo e dei Ministeri, e per l’approfondimento e la condivisione di tematiche civiche.
Un utilizzo delle tecnologie per gli scopi fino ad ora menzionati rappresenta in ultima istanza una reale sfida alla realizzazione di effettivi scenari di inclusione sociale, superando criticità legate al digital divide, ovvero diseguaglianze di accesso alla tecnologie digitali, e quindi garantendo l’informazione e i servizi ad essa connessi. La questione presenta, in Italia, un ulteriore problema: un “digital divide volontario”, legato alla scarsa percezione dell’utilità della rete.
Proprio per questa specificità di contesto, bisogna considerare questa una grande occasione per avvicinare i cittadini, con adeguato supporto, all’utilizzo della Rete per finalità pubbliche, coerentemente con gli obiettivi dell’Agenda Digitale.

Per informazioni: Tel. Contact Center PA (Linea Amica) 803.001
www.partecipa.gov.it
www.lineaamica.gov.it (per info via e-mail e chat)


Rosangela Muscetta [http://www.economia-conoscenza-itc-km.blogspot.it]

 


Autore
https://www.infooggi.it - Il Diritto Di Sapere

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