Elezioni 2013, Pd: «Non c'è la governabilità, di nuovo al voto». Capezzone: «Miracolo di Berlusconi»

lunedì 25 febbraio, 2013

ROMA, 25 FEBBRAIO 2013 - Mai fidarsi dei sondaggi, si rischia di avere brutte sorprese. Lo ha imparato oggi il Partito Democratico e tutti i sostenitori di Pier Luigi Bersani. Le proiezioni che si rincorrono sui media hanno di fatto annullato tutti i presupposti indicati dai sondaggi, ovvero una vittoria sicura alla Camera e un testa a testa, con buone possibilità di successo, in Senato.

Invece, è arrivata la doccia fredda. «Se queste proiezioni dovessero essere confermate si andrebbe verso una situazione di molto complessa governabilità», ha commentato al Tg3 Enrico Letta (nella foto), parlando della seconda ondata di proiezioni. «Se le cose stanno così, il prossimo Parlamento sarà ingovernabile. Se questo fosse lo scenario, temo che si cambia la legge elettorale e si va a votare immediatamente».

Su RepubblicaTv, il responsabile economico del Pd Stefano Fassina esprime «Se fosse confermata la proiezione al Senato così non si può formare un governo, si rischia di tornare al voto» ha dichiarato dalla sala stampa del comitato elettorale Pd all'Acquario. «Il dato di Berlusconi mi stupisce, non capisco gli italiani quanti altri danni vogliono subire prima di liberarsene. Forse non hanno capito quanti danni abbia fatto la stagione berlusconiani».[MORE]

Dall’altra parte della barricata, non sono partiti inni di vittoria, ma nel Pdl aleggia la soddisfazione del trionfo: «Il portavoce nazionale del Pdl, Marco Capezzone, non si espone sulle percentuali, ma esalta la figura di Silvio Berlusconi: «Non commentiamo queste proiezioni ultra-positive per noi, ma c'è da dire che anche nel peggiore dei casi abbiamo raddoppiato i dati rispetto ai quali si partiva».

Fabrizio Cicchitto, intervistato su La7, è meno diplomatico: «Ci avevate dato di brutti e sconfitti. Dovete ricredervi».

(Foto: affariitaliani.libero.it)

Giovanni Gaeta

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