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ROMA, 24 OTTOBRE 2014 – Da decenni li si vede nelle stazioni della metro o sulle banchine del Tevere, ma ora la quantità di topi che popola la città è così allarmante da aver spinto il Codacons a stilare un esposto contro la Procura della Repubblica di Roma e contro i Nas, giudicando la situazione fin troppo grave per essere ignorata.
Stando ai rapporti del Codacons, il problema principale, nonché la causa fondante della proliferazione dei roditori, è la scarsa efficienza del servizio di smaltimento dei rifiuti: i topi si cibano degli scarti e, fino a che ne troveranno agli angoli delle strade e a nutrirsene, non c’è verso che abbandonino la città. Le implicazioni dell’esposto del Codacons appaiono, quindi, piuttosto gravi, in quanto è l’Ama, la società preposta alla pulizia delle strade, ad essere direttamente chiamata in causa. Per di più, stando a quanto si legge nel rapporto, l’emergenza topi non riguarda soltanto le periferie, ma coinvolge anche il pieno centro storico, con evidenti problemi legati al turismo e all’immagine che la città potrebbe dare all’estero. In particolare, degli avvistamenti sono stati riportati in zona Prati e in via Simon De Saint Bon, in cui si trovano numerosi ristoranti e locali.[MORE]
Naturalmente, l’invasione dei roditori ha anche e soprattutto un carattere di emergenza sanitaria: «Gli abitanti sono costretti a convivere con un’ingiustificabile sporcizia e inquinamento ambientale, con conseguenti pericoli igienico-sanitari connessi all’incremento dei ratti in circolazione, pur pagando regolarmente le tasse sui rifiuti» ha dichiarato Carlo Rienzi, fondatore e presidente del Codacons. Non a caso, si registra la temporanea sospensione delle attività di alcune scuole sotto la spinta di genitori allarmati per la salute dei propri figli: è il caso della scuola dell’infanzia di via Corbellini, a Ponte di Nona, di cui l’Asl ha disposto ieri, a seguito di un sopralluogo con i tecnici del Municipio, la chiusura.
Una situazione, insomma, che non lascia spazio a temporeggiamenti e che richiede interventi della più immediata urgenza, pena il degrado della città e il pericolo per la salute dei suoi cittadini.
(foto www.disinfestazioni.imprendo.org)
Sara Svolacchia