"Escape Plan - Fuga dall'inferno" con Stallone e Schwarzenegger, Hollywood paese per vecchi
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"Escape Plan - Fuga dall'inferno" con Stallone e Schwarzenegger, Hollywood paese per vecchi

giovedì 24 ottobre, 2013

Escape Plan - Fuga dall'inferno di Mikael Hafstrom, la recensione. Stallone e Schwarzenegger provano la fuga da un carcere, mentre nella prigione della propria leggenda ci stanno benissimo.

Ray Breslin (Sylvester Stallone) è un evasore nato. Niente conti alle Cayman: è solo un progettista di penitenziari di massima sicurezza. Il suo mestiere è farsi rinchiudere per poi fuggire: e in genere ci riesce, anche senza ricorrere al codice di sicurezza con cui può liberarsi nel caso in cui non riesca ad evadere. La CIA gli propone il collaudo di un carcere di massima sicurezza, ma qualcosa va storto: pare che il sorvegliato speciale sia stato incastrato, ed il nome della prigione non è incoraggiante: The tomb. L'unico modo per uscire è quello vecchia scuola: evadere, da fuorilegge. Lo spalleggia un prezioso alleato, Emil Rottmayer (Arnold Schwarzenegger), messo sotto torchio dall'algido direttore Hobbes (Jim Caveziel) perchè riveli il nascondiglio di un pericoloso criminale.[MORE]

DINOSAURI NON VEGETARIANI - Rambo e Terminator insieme è il paradiso di tanti amanti dell'action movie. In versione dinosauri, i due non sembrano ruggire troppo di sceneggiatura, tanto che il prison break style vive per lo più di folate fumettistiche a mo' di mottetti, del tipo "picchi come un vegetariano". L'apice drammatico è "ti auguro una buona giornata, stronzo", ma soprattutto "bum". Nonostante queste operazioni di paleontologia cinematografica possano avere ben altra qualità (I mercenari era un film di genere ben congegnato, merito anche della regia di Stallone), di queste falle importa poco o nulla: un'ora d'aria stantia va comunque bene, se Hollywood è ancora un paese per vecchi, e l'accoppiata Sly-Schwarzy sembra intendere che una strizzata di muscoli ed una trama appena decente sono quanto basta per il cinema.... d'evasione. Non sempre si può girare Fuga da Alcatraz.

ATTENTI A QUEI DUE - Si resta intrappolati nei clichè del genere, con l'orologeria di un timer arrugginito: le solite risse tra detenuti, il solito direttore cazzuto (Caveziel: bisognava scegliere proprio una faccia d'angelo?), la fabbricazione improvvisata di gadget per la fuga in stile McGiver, qualche colpicino di scena che va a segno stancamente, come un montante di Rocky a sessantanni. Stallone pare appesantito, anche rispetto al recente Jimmy Bobo - Bullet to the Head, ma ormai gioca di carisma. In confronto, però, Schwarzenegger col pizzetto e l'abbronzatura convince con più fisique du role ed ironia da politicantePiù ambientazione tutta acciaio e claustrofobia trasparente, tipo Cube - Il cubo, che la diligente regia di Mikael Hafstrom da secondino di leggende; più recitazione tutta nervi che vere scene d'azione. Il passato è una trappola da cui evadere? Per niente. Ci aspettiamo altri gustosi, divertiti ritorni al futuro.



USCITA CINEMA: 17/10/2013
GENERE: Azione, Thriller
REGIA: Mikael Håfström
SCENEGGIATURA: Miles Chapman, Jason Keller
ATTORI: Arnold Schwarzenegger, Sylvester Stallone, James Caviezel, Vincent D'Onofrio, Sam Neill, Vinnie Jones, 50 Cent, Amy Ryan, Faran Tahir, Matt Gerald, Christian Stokes
FOTOGRAFIA: Brendan Galvin
MONTAGGIO: Elliot Greenberg
MUSICHE: Alex Heffes
PRODUZIONE: 1984 Private Defense Contractors, Atmosphere Entertainment MM, Boies/Schiller Film Group, Emmett/Furla Films, Envision Entertainment Corporation, Summit Entertainment
DISTRIBUZIONE: 01 Distribution
PAESE: USA 2013
DURATA: 116 Min
FORMATO: Colore


Antonio Maiorino
Critico cinematografico e d'arte
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