Frank Crudele si racconta a infoOggi
Interviste Calabria

Frank Crudele si racconta a infoOggi

venerdì 22 aprile, 2016

22 APRILE 2016 - Frank Crudele è Enzo Cafiero, il nuovo proprietario di Velvet nell'omonima fortunata serie di Rai1. E sarà il padre del personaggio interpretato da Francesco Testi.

Sei felice per il seguito della serie in Italia?
Sono molto felice che la serie stia avendo successo anche in Italia; a dir il vero ho lavorato molto in Italia, poi sono ritornato a vivere in Canada da Dicembre 2014 e ho vissuto in Spagna dal 2009 al 2014. A dire il vero ero all’oscuro del fatto che Velvet fosse trasmessa in Italia e che stesse avendo così tanto successo. [MORE]

Sei mai stato in Italia?
Io sono nato a Triggiano, in provincia di Bari. Ho trascorso lì gran parte della mia infanzia, sino al giorno in cui mio padre decise di emigrare in Canada (prima Montreal, 2 anni dopo a Toronto). Ricordo che avevo 10 anni. Nel 2001, quando i miei 3 figli erano piccoli e persi la mia ex moglie per un tumore, ebbi la possibilità di realizzare un mio grande sogno: lavorare come attore anche in Italia! Ecco che ci trasferimmo per tre anni a Roma per poi tornare a vivere a Toronto, sebbene avessi molti lavori nella tv italiana, come la serie per Rai 1, “Gente di Mare”.

Cosa ti piace del nostro Paese?
Sebbene mi dispiaccia tanto vedere lo spreco e le poche opportunità date ai talenti italiani, il livello di corruzione, la mancanza di meritocrazia, e le cadenti infrastrutture, sono molto affezionato all´Italia e sono fiducioso sul fatto che come sempre si riprenderà. La prima cosa che faccio ogni mattina è leggere La Repubblica e La Gazzetta dello Sport; sono Juventino però ma simpatizzo anche per il Real Madrid.

Cosa pensi del tuo personaggio?
Il mio personaggio, data l´epoca in cui è collocato (1059) è secondo me “un affascinante bon vivant”, alla maniera di un magnate nell´industria della moda; diciamo, a metà strada tra Onassis e Gianni Agnelli.

Pensi di rassomigliare ai tuoi personaggi o no?
Sì, direi che questo personaggio mi assomiglia un pò troppo, specialmente per lo “charme” (ereditato da mio padre); ad esser sincero io ho trovo sempre più semplice interpretare personaggi che sono lontani dalla mia personalità.

Come sei stato scelto per questa serie?
Mi hanno offerto questa serie tramite il mio rappresentante di Madrid –cercavano un attore italiano della mia età che potesse vestire un abito da uomo con eleganza. Non a caso, mi hanno chiesto di inviar loro qualche foto.

Sei riuscito a legare con i tuoi colleghi, anche al di fuori del set?
Ho legato facilmente con tutti i miei colleghi spagnoli; devo dire, loro sono stati molto generosi nell’ accettarmi ed è stata una fortuna, visto che i tempi di registrazione nelle serie tv sono più veloci rispetto a quelli del cinema. Però, devo dire che appena finivo di lavorare a Madrid, andavo direttamente in treno dalla mia ragazza Virginia Perez a Valladolid.

Cosa fai nel tempo libero? Hobby? Passioni? Fai sport?
Nel mio tempo libero (che in questi giorni è davvero poco) leggo, vado al cinema e seguo il calcio.

Hai fratelli o sorelle?
Ho un fratello maggiore (Enzo), ex direttore di banca in pensione e due sorelle: Maria più grande di 4 anni e Maria Teresa più piccola di 14 mesi. Tutti loro vivono a Toronto e la nostra è una fantastica famiglia allargata.

Qual è la donna più bella che conosci?
A parte mia madre? Virginia Perez, che è la mia compagna; l´ho conosciuta alla prima del mio primo film a Madrid “Cobardes”, vincitore del premio della critica al film festival di Malaga nel 2008, nel quale mi proposero anche come miglior attore non protagonista per il premio “Goya”.

Qual è stato il tuo momento più triste?
Direi la perdita della madre dei miei 3 figli lo scorso Aprile 2015; non passa un giorno che non penso al peso e la alla profonda tristezza e dolore che sentono i miei ragazzi. (Nicholas di 21 anni, Hanna 18 e Gabriel di 16. Io ho ancora la mia, che ha 92 anni e sebbene abbia una certa età, mi sarà difficile accettare il giorno in cui se ne andrà. Non sono rare le volte in cui faccio questo “raro paragone” con la situazione dei miei figli.

Tre aggettivi per descriver te stesso?
Passione, forza e vulnerabilità.

Quando hai deciso di diventar attore?
Ero abbastanza grande, avevo 27 anni, ma forse è stato meglio così anche per una questione di compatibilità coi personaggi che interpretiamo.

Quali sono stati i momenti più importanti della tua carriera?
I primi 10 anni dedicati allo studio e al teatro sono stati fondamentali; per quel che mi riguarda, non ritengo che la vita di attore sia una carriera ma un vero e proprio viaggio della vita nel quale, vivendo, ridendo e soffrendo, impariamo quello che possiamo trasmettere coi nostri potenziali personaggi alla platea, con la speranza che ogni tanto si possano rivelare alcune verità allo spettatore. Tra i momenti più importanti della mia carriera, annovero però anche gli incontri con Martin Scorsese o Paolo Virzi, due registi che mi hanno saputo farmi sentire a mio agio meglio di chiunque altro.

Sei cattolico?
Sì, sono cattolico e più o meno praticante.

Credi che gli angeli proteggano il nostro cammino?
Sì, mi sento assolutamente protetto “da quelli lassù”.
Un sogno personale che hai realizzato nel corso della tua vita?
Vi racconto di tre sogni personali realizzati: 1) prima della caduta del muro di Berlino avevo un inspiegabile desiderio romantico di visitare la Russia e 3 mesi dopo che Gorbaciov venne al potere, nel 2006, vinsi un premio teatrale che mi permise di visitare Mosca e Leningrado; 2) ho sempre sognato di lavorare con Scorsese e quando lo conobbi a New York nel 1990 (in occasione di un provino per “Questi Bravi Ragazzi”) anche questo sogno si è realizzato. Nel 2009, infatti, mi scelse per “Boardwalk Empire” 3) il terzo sogno avverato riguarda la forte attrazione che da sempre mi legava alla Spagna; ho sempre voluto conoscerla, e non a caso bombardavo spesso Luciana Soli affinché mi facesse conoscere un agente a Madrid. Finalmente lo fece e questa cosa mi cambiò la vita perché, come ho già spiegato prima, non solo ho lavorato in Spagna con bravi attori e registi, ma tramite il mio lavoro ho conosciuto Virginia.

Un sogno professionale che vuoi realizzare?
Ritornare al teatro con tappe della tournee in Sud America.

Quali sono i tuoi prossimi progetti, aldilà delle serie TV?
Probabilmente far teatro in Canada.

Sei bravo a cucinare?
Me la cavo con alcuni piatti di pasta e anche una decente parmigiana.

Cosa ti piace cucinare e come?
Come detto prima, mi piace cucinare piatti appartenenti alla cucina italiana, ma anche cimentarmi in quella asiatica.

Puoi raccontarmi un aneddoto divertente sul set?
Forse i racconti delle avventure fra i ciak di Pepe (Jose´) Sacristan nel cinema.

Come sei stato accolto sul set di “Velvet”?
Sono stai tutti molto gentili e graziosi con me e questo ha facilitato il mio ingresso con i ritmi di un personaggio protagonista.

Come sono da vicino Paula e Miguel Angel e gli altri attori ormai beniamini anche in Italia?
Entrambi molto, molto alla mano.

Come ti trovi con Francesco Testi?
È un ragazzo educato, rispettoso e con i piedi a terra, uno che prende il lavoro seriamente.

Enzo Cafiero ti somiglia in qualche modo?
Sì, è forse anche un po’ troppo per il piacere di godere la vita e rischiare.

A quali fiction italiane di quelle girate da te sei più legato e affezionato e perché?
”Gente di Mare” per i 3 anni nella bellissima location di Tropea, “Medico in Famiglia” perché dopo 12 anni mi fermano ancora per la strada per il personaggio di “Peppiniello” *(amante del personaggio di Lunetta Savino). Non nascondo che nutro comunque un affetto speciale per la miniserie “Come L’America” che girai in Canada prima di venire in Italia.

Filippo Coppoetta


Autore
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