I docenti calabresi continuano a contrastare la Legge 107 denominata "Buona Scuola"
Cultura e Spettacolo Calabria

I docenti calabresi continuano a contrastare la Legge 107 denominata "Buona Scuola"

martedì 6 ottobre, 2015

CATANZARO, 06 OTTOBRE 2015 - Gli “ Insegnanti calabresi” - Partigiani della scuola pubblica che stanno svolgendo un certosino lavoro di divulgazione sui contenuti della legge 107, cosiddetta “ Buona Scuola e sulla sua incostituzionalità, hanno continuato a dibattere la scottante tematica nel corso di un incontro “Per una scuola sana e robusta costituzione” organizzato dal Comitato Provinciale Anpi di Catanzaro in sinergia con la libreria Ubik di Catanzaro quartiere Lido.  [MORE]

Ad inizio di questo incontro, al quale ne seguiranno altri dedicati ai cambiamenti della società italiana e ai probabili stravolgimenti della Carta Costituzionale, il presidente del comitato Anpi di Catanzaro Mario Vallone ha posto l’attenzione sulla situazione critica della scuola, attestata dalle lotte intraprese finora dai docenti per protestare contro la legge 197, denominata “ Buona Scuola” che evidenzia profili di incostituzionalità. È seguito l’intervento della professoressa Rosanna Giovinazzo che, in rappresentanza del Comitato per la Scuola della Repubblica, ha ripercorso l’iter delle varie riforme scolastiche, da Berlinguer a Giannini, propedeutiche all’approvazione della legge 107 culminata con una scuola verticistica e aziendalistica.

Una scuola che offusca, in nome di un’ideologia tecnologica e plutocratica, i principi basilari della formazione e dell’ educazione perseguibili mediante lo studio, l’acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica. La professoressa Bianca Laura Granato, in rappresentanza del Collettivo “ Insegnanti Calabresi” si è soffermata sui molti articoli incostituzionali della 107 come l’uguaglianza dei cittadini davanti alla legge( Art. 3), la manifestazione libera del proprio pensiero( Art. 21), la libertà di insegnamento ( Art. 33), la perequazione contributiva ( Art. 53), il diritto del Parlamento di definire principi, criteri direttivi e validità temporale della delega affidata all' Esecutivo ( Art. 76), l’imparzialità dell’Amministrazione ( Art. 97) ed altri ancora.

È poi passata alla trattazione del tema dell’alternanza scuola-lavoro, lesivo del diritto allo studio in quanto, essendo obbligatorio, può sfociare in situazioni di illegittimità riguardando lo sfruttamento minorile. Infine la professoressa Granato ha sottolineato la pericolosità delle deleghe in bianco presenti nella legge 107 con le quali il Governo potrà disporre del corpo docente e del sistema nazionale di istruzione e formazione a suo piacimento, modificandone la struttura senza tener conto di alcuna mediazione. Nel corso degli interventi del pubblico è emersa la necessità di contrapporsi all’attuazione della legge con ogni mezzo lecito e di contrastare la pericolosità della Buona scuola” attraverso l’informazione a tappeto tra gli studenti le famiglie , le forze sociali e le associazioni.

Lina Latelli Nucifero

 


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