I Redamour, la band di pop rock elettronico rivelazione nel 2011, ritorna sulle scene musicali
Cultura e Spettacolo Calabria

I Redamour, la band di pop rock elettronico rivelazione nel 2011, ritorna sulle scene musicali

domenica 31 marzo, 2013

E' ufficiale il ritorno dei Redamour sulle scene musicali italiane, iniziano un nuovo percorso, rigenerato nel sound, nelle motivazioni e negli intenti.

Il gruppo, formatosi 3 anni fa, aveva suscitato un discreto consenso e varie attenzioni da molti addetti ai lavori e dai fan, vincendo numerosi concorsi locali, arrivando secondo al prestigioso Festival Estivo della canzone italiana di Piombino, numerose vendite su itunes del loro primo singolo, e pochi ma intensi e pregevoli concerti in giro per l'Italia.

Dopo dei primi approcci contrattuali con alcune etichette indipendenti che non hanno portato il frutto sperato, ripartono con l'aiuto della Bass Department Records, di Matteo Franzan, etichetta discografica di Verona, nota per aver lanciato ai primi posti delle classifiche italiane i “Lost” qualche anno fa, che si sta prendendo cura del loro progetto assieme ad altre figure importanti e di riferimento del panorama dei produttori italiani, che però non ci sono ancora note.

Dopo un periodo di stop, si riformano dunque, con nuovi elementi nella line up e nuovi stimoli artistici, coadiuvati dall'aiuto prezioso della loro nuova etichetta, che insieme alla band sta lavorando attualmente in studio per preparare il disco d'esordio sotto la direzione artistica del produttore Franzan.

31/03/2013 - In questo comunicato, le parole direttamente dall'interno della band, del chitarrista e membro fondatore del gruppo, Francesco Mastroianni, che ci spiega cosa è successo nel frattempo alla band, e anche a lui come persona, che sembra aver sofferto in silenzio di questo stop, ma ora si ripropone con nuovi stimoli verso il mondo musicale italiano ed internazionale.

Eccoci qua, finalmente possiamo esternare mesi e mesi di silenzi, tensioni, rabbia, ma anche gioia, lavoro, felicità, serenità.
E' stata veramente dura in tutti questi mesi mantenere il silenzio e la calma, quando ai vertici vi erano tensioni, quando dentro la band c'era voglia di esternare qualcosa... sono stati mesi di silenzio, in sofferenza intima.

Per tutti quelli che ci chiedevano, per tutti quelli che avevano domande precise, per tutti quelli che avevano domande e basta, per tutti i curiosi, anche per tutti quelli che ci vogliono male, per tutti i familiari, per tutti i produttori e le figure che ci sono vicine, come fonici, band manager, autisti, fonici di palco, tecnici, organizzatori di festival e manifestazioni, agenzie di booking e addetti ai lavori...

I REDAMOUR ESISTONO.

I redamour ci sono, sono stati un po' malconci, è vero, per tutte le botte che hanno preso, per tutte le polemiche che ci sono state, perchè quando si firma un contratto, si pensa che sia tutto rose e fiori, gioie... e invece... tensioni, parole su parole, litigi, litigi burrascosi, ancora tensioni, parole volate, parole scritte, poi scuse, controscuse e cazzi vari, poi change.
E poi, cambi di line up, cambi di generi, enfatizzazioni di alcune parti di generi all'interno del nostro sound, metodo di lavoro, nuove soluzioni contrattuali, nuovi produttori, nuovi manager, e nuovo lavoro.

Daccapo.
Di nuovo.
E' veramente difficile portare avanti una band, sono ormai 3 anni che ci provo, che in realtà è un tempo relativamente minimo per un progetto.
Nel 2010 i redamour si sono formati, poi si sono sciolti, poi si sono riformati, poi hanno cambiato mille volte formazione, e poi, finalmente, sono rinati, nel 2013.
Nel 2013 i redamour sono rinati, e rinascono con nuovi orizzonti.
Musicali, culturali, underground, dei sobborghi sudati delle città, ma anche mainstream, della musica pop commerciale, delle vendite, ma anche d'elite, musica d'autore, musica da band d'autore.
Musica delle masse discotecare, musica delle masse e basta, musica commerciale, musica d'elite, e infine, musica per tutti.

Quello che cercherò di spiegarvi in queste (non) poche righe di comunicato stampa ufficiale, è che i redamour rinascono, ma sono 1000 generi diversi, 1000 formazioni diverse, 1000 sound diversi.
Andremo a toccare nel profondo le nostre venature e velleità artistiche per capirci, per capire in fondo, ma proprio in fondo nel nostro cuore, che cosa siamo e che cosa vogliamo fare.
Di sicuro, una cosa è certa, e la vogliamo fare... dare emozioni alla gente, quello per cui crediamo di essere nati.

In questo nuovo percorso, verremo aiutati dalla nostra nuova etichetta, la Bass Department Records, di Matteo Franzan, grandissimo produttore artistico, e dalla sua squadra, che comprende al suo interno anche la figura di Martino Cuman, bassista dei “Non voglio che Clara” e arrangiatore, che ringraziamo tantissimo per il lavoro che stanno facendo e la pazienza che stanno avendo... :)

Ma tutto il resto è una novità, non sappiamo dove l'arte, l'essenza che abbiamo sposato, ci porterà...
può darsi che inizieremo di nuovo con il nostro genere di appartenenza, il pop-rock elettronico,
ma poi devieremo verso nuovi percorsi sonori... e ci ritroveremo magari a fare musica dance... dubstep... electro... oppure altri percorsi nel rock, ma sempre comprendente una buona dose di elettronica.
Chi vi scrive, viene da un momento, anzi, da un periodo di estrema analisi interiore, ma anche esteriore...
di se... ma anche dell'ambiente, dell'ambiente circostante, di ciò che ci circonda.
Ho elaborato un percorso di studi, parallelo ovviamente al mio percorso di studi giuridico (dopo vi spiego) e al mio percorso di studi come musicista, arrangiatore, produttore esecutivo, produttore artistico, sperimentatore, docente, o semplice ascoltatore di musica.

A dire il vero, mi sono un pò spaventato, quando in questo periodo di estrema ricerca, la chitarra, mio strumento da 23 anni, perchè si che suono in maniera semi-professionale dal 1999, ma i miei studi di chitarra, tra sospensioni e riprese e poi cambi di rotta sull'effettistica avanzata e cazzi e mazzi, li ho iniziati molto presto, quindi totale 23 anni, dicevo, non costituiva più l'emozione primaria di resa. Mi spiego meglio.
Sono anni che studio basso, tastiera, elettronica, poi basso di nuovo, poi elettronica di nuovo con tecnica del suono, arrangiamento e varie ed eventuali, per cui la chitarra non era più l'unico strumento di ispirazione artistica.

Ma quando ti accorgi che, prendendo la chitarra elettrica in mano, senza collegarla all'ampli, oppure anche con l'ampli, e dai botte e botte di accordi, bicorde, tricorde, triadi, mini assoli sporchissimi in puro stile Mastroianni, e NON SENTI PIU' LA STESSA EMOZIONE, ANZI, LA MINIMA EMOZIONE... c'è qualche problema.
Effettivamente mi sono spaventato in quelle volte, ma la mia nuova vita, derivata dalla conclusione degli esami all'università, quindi LA LIBERTA' PIU' AMPIA ED ESTREMA, mi hanno portato a ragionare e a cercare di capire, prima, e a capire dopo.

Capire che la maturità artistica non è un'invenzione.
La maturità artistica millantata da tante band del mondo professionale, dei grandi insomma, presa molte volte dai fan come scusa per non avere più idee artistiche e giustificarsi quindi dietro una parola... beh... esiste.

A mio avviso esiste.
In tutta la mia vita ho sofferto.
Ma ho anche avuto momenti di estrema gioia.
Tutto era musicato dall'arte.
Nel mio periodo di transizione, che sarebbe quello menzionato prima, ho esplorato, e ho capito.
Che si cambia, che ci si trasforma, pur rimanendo costanti, poi si cambia di nuovo.
E in tutto questo l'arte ne risente.
Vedete, mi sono ritrovato, in questi mesi, che in realtà erano mesi di attesa del mio trasferimento definitivo nel nord Italia, a Milano, per la precisione, a realizzare che lo strumento che mi ha portato alla musica prima, e all'arte poi, non era più l'unico mio strumento, ma non solo, non era più uno strumento che da solo poteva regalarmi e darmi le emozioni di cui allo stato attuale necessito.
Suonando la chitarra non godevo più come prima.
E chiunque suoni capisce cosa intendo.
Quindi mi sono dovuto inventare dei percorsi di studio, per poi (finalmente) ritornare a suonare la chitarra provando delle emozioni nuove.
E' stato difficile, ve lo assicuro.
Ho iniziato cambiando strumento e iniziando a suonarlo e ad esercitarmi raggiungendo un buon livello, il basso.

Ma non suonandolo in maniera accademica, anche, si, ma oltre a quello mi sono inventato un sistema per trasformare un basso elettrico in un basso elettronico, in un basso synth. Purtroppo o per vostra fortuna, per diritti d'autore e certificati di brevetti in corso, non vi posso parlare di questa mia invenzione, che poi non è mia, esisteva già, io l'ho solo trasformata ancora e resa unica per un modo preciso di suonare il basso synth avendo il controllo di macchine esterne. E qui mi fermo, perchè non posso andare oltre, ma già avervi detto questo, per me è una liberazione. :)

tutto ciò però non mi appagava, quindi ho dovuto concentrare la mia attenzione su altro, sulla solita elettronica, che questa volta ho studiato più come elettronica applicativa che elettronica musicale.
Insomma metodi e risultati di fare elettronica.
Dopo mesi e mesi di ricerca sonora, attitudinale, emozionale... sono riuscito a costituire una nuova versione del mio mondo, già esistente... ovviamente, ma corretta in questo nuovo mondo del mastro, che possiamo chiamare MASTRO 2.0, oppure, più semplicemente, MAXTRO, che poi è il mio nuovo nome d'arte.
Maxtro, però, aveva bisogno di una connotazione in un qualcosa, che come credo fortemente da molti anni, è la band.

Di sicuro potrei fare il solista, di sicuro.
Ma se lo facessi, mi contornerei di ottimi musicisti, che formerebbero la mia band...
quindi, tanto vale, con un semplice gesto di umiltà, essere parte di una band.
Ho deciso quindi, di ripartire con i Redamour, che erano una band ad un elemento, poi sono diventati una band a 2 elementi, quindi un duo, e ora stanno diventando una band, anzi lo sono già, ma in maniera anomala dalle altre band, avendo io questa volta costituito il mio progetto “per la vita”...
e ora siamo una band, una nuova band.

Ma con un duo che compone, un duo che diventa quartetto quando arrangia, un duo che diventa trio quando sperimenta, e un duo che diventa una vera e propria band quando deve comporre materiale nuovo in sala prove, e deve provare in sala prove, sia per i live, che per le prove normali.
Come è ovvio che sia, il duo formante è formato da me e da un cantante, ma sulla sua identità ancora non vi svelo nulla, anche perchè tra pochi giorni ci saranno notizie a valanga e novità a valanga sul nostro facebook ufficiale, poi sul sito eccetera.

Ma vi voglio spiegare una cosa.
Redamour ormai è diventato un progetto etereo di musica.
E' un progetto che non si scioglierà mai... ma un progetto che eventualmente muterà in qualcos'altro... quindi, lo dico a voi e lo dico anche a lui (il cantante) e anche a tutte le persone che mi circondano... :) può darsi che tra del tempo imprecisato, saremo ancora un duo, ma magari con me e un tastierista, o magari un trio, ma con me, un tastierista, e un batterista... ad esempio...
quindi il cantante potrebbe non esserci più... :) (ipotesi questa, che tendo a scartare... ma è per dare l'esempio).

Quindi redamour non vuol dire la band di Milano che fa pop-rock elettronico, ma la band che fa musica. Quale tipo di musica, questo poi è da stabilire...
Attualmente, vi anticipo, la formazione prevede in toto 6 elementi, con l'aggiunta di un altro elemento solo per i live... quindi una band totale di 7 elementi.
Insomma cari ragazzi, non so se l'avete capito, ma non abbiamo più limiti, vincoli o freni, o spaziature tracciate di qualsiasi entità... siamo una band che fa musica... e siamo liberi...
quindi, aspettatevi di tutto, ma veramente di tutto...
I Kraftwerk, la mattina alle 8 andavano nella loro fabbrica/officina/salaprove/studio di registrazione... e prima si costruivano gli strumenti... poi sperimentavano... poi suonavano insieme... e poi componevano. E diciamo che hanno creato la musica elettronica assieme ai Depeche Mode... :)
ecco noi prendiamo spunto da queste esperienze.
Faremo un percorso che ci porterà a non avere limiti, ma veramente, a non avere limiti alcuni.
Non meravigliatevi se da noi sentirete un brano pop, poi un brano pop rock con un po' di elettronica... ma poi anche un brano dance... dance-rock... o qualcosa del genere... e poi di nuovo un brano pop-rock elettronico, ma con più elettronica... insomma un brano pop-rock elettronico.

Per arrivare a questo, ho dovuto compiere anche un tipo di percorso diverso, chiamato umiltà.
Vedete, a Catanzaro, la mia città di origine, ma anche in Calabria, la mia terra d'origine, molte volte venivo additato, e forse sono ancora additato, come una persona saccente, sicura di sé, ma anche sborona... che sa tutto lui e cazzi e mazzi...

ok, sul sicuro di sé ci siamo. Sono perfettamente d'accordo.
Ma quello deriva semplicemente dai miei circa 25 anni totali di musica studiata in ogni forma e maniera.
Però, per tutto il resto, la mia terra ha preso un abbaglio colossale. O semplicemente, ha esagerato.
Ma nonostante tutto ciò, ho voluto cmq realizzare un percorso profondo di modificazione del carattere personale.

Questo esperimento, che non vi sto qui a raccontare, per ovvi motivi, direi che ha funzionato.
Perchè non appena sono arrivato al nord, dopo poche settimane di lavoro, mi sono sentito dire: “tu sei una persona troppo buona...”, “ tu sei una persona troppo umile...” “tu sei una persona troppo buona, stai attento... fatti rispettare...”

quindi, deduco che forse non solo è riuscito, ma ho anche esagerato... :)
tutto ciò ovviamente mi è stato detto e consigliato da persone che sono addetti ai lavori... quindi ho anche pensato di ritornare un po' a com'ero, per non farmi mangiare dai discografici, ma, sinceramente, credo che la via di mezzo sia la cosa migliore, quindi attuerò la via di mezzo.
Solo nell'essere un artista. A 360 gradi. Un artista. Vero. Solo in quello non c'è la via di mezzo, non c'è mediazione, o lo si è... o non lo si è...
la tecnica la impari... ma per quanto riguarda essere artisti...
o lo si è... o non lo si è...
quindi, attuerò la mediazione, che nelle sfaccettature caratteriali, e nel carattere, si può attuare.
E mi ritengo molto soddisfatto così.
Ok, finisco con le spiegazioni esistenziali/sociali/logistiche/decisionali.
Sono rimasto in Calabria per 2 anni, per completare il mio percorso di studi (studiavo in Calabria e davo esami a Roma), cioè ho finito gli esami alla facoltà di giurisprudenza... a Roma appunto... quindi in realtà ancora non ho finito, perchè devo discutere la tesi... si insomma mi devo laureare... ma quello accadrà prima o poi...
subito dopo ci sono stati mesi di preparazione/studio e mesi di preparazione al trasloco definitivo.
Sono arrivato a Milano, la mia sede di vita attuale, viaggiando però frequentemente a Verona, sede della base operativa in studio e del lavoro insomma...
dopo il lavoro iniziale, ho iniziato a costituire la band, che sta raggiungendo, come vi dicevo, il numero di 7 elementi, che si dividono in varie provenienze dallo stato chiamato Italia... Milano, Firenze, Vicenza (che vivono a Milano), e un elemento di Roma (che vive a Roma, ma del quale non voglio fare assolutamente a meno, essendo, a mio avviso, uno dei migliori ehm... suonatori... del mondo... :))
Quindi i Redamour sono costituiti da 7 elementi.
Potrebbero subire una mutazione nel numero nel futuro, magari per date e cose del genere, assenze e cose del genere, cambi di genere e cose del genere...
ma spero di no, spero che rimarranno questi 7 elementi... che, sinceramente, e senza sboroneria alcuna, formano per me, una vera e propria “super band”... :)

In ultimo quindi, veniamo alle cose importanti...

La band sarà formata da una super line up composta da batteria, basso, tastiera, chitarra, chitarra e programmazioni, voce e forse, udite udite, ma questo ancora non è sicuro in quanto stiamo decidendo se inserire nel nostro percorso artistico un'entità così incisiva, un cantante rap.
Per ora però quest'ultimo elemento è sottoposto come argomento a varie riunioni decisionali sul progetto... vedremo chi la spunterà... ahahahahahah :)
per quanto mi riguarda io avrò una sorta di regia, che ho già chiamato il Maxtrocorner :), da dove controllerò tutto lo show.
Suonerò la chitarra, il basso addizionale quando servirà in alcuni brani, le tastiere, e ovviamente mi occuperò del programming e terrò sottocontrollo le programmazioni dal vivo dalla mia postazione regia.
Sai che spasso, praticamente controllerò che tutti suonino bene i pezzi, e a chi sbaglia frustate... ahahahah :) no scherzo, però mi piace questo mio nuovo bellissimo ruolo... sarò insomma una specie di regista dello show, più che altro sarò il direttore artistico, ma da dentro la band.

Ma veniamo agli appuntamenti imminenti.
..

Come ogni buona band emergente che si rispetti, siamo chiusi in studio per dar vita al nostro primo disco, quindi i passi ufficiali saranno, o almeno dovrebbero essere questi:

Produzione e uscita del primo singolo

Produzione e uscita del videoclip relativo al singolo

Uscita del disco in versione demo per gli addetti ai lavori e le case discografiche e di distribuzione,
per capire chi potrebbe distribuire il disco, chi, insomma crederà in noi...

Un primo mini-tour promozionale di pochissime date in dei club e dei festival per presentare in anteprima il disco e le nuove canzoni.

Uscita ufficiale del disco, con distribuzione ancora non stabilita.

Un secondo mini tour ufficiale promozionale del disco.

Un periodo di pausa dove verranno messe in cantiere varie idee per un eventuale secondo disco.

A questo punto il tour ufficiale del primo disco, con molte più date, che dovrebbe toccare molte città d'Italia in estate, e quasi tutta l'Italia entro la fine del 2014.

Poi pausa, e si ricomincia a lavorare per il secondo disco.

Questi sono gli appuntamenti, ve li abbiamo anticipati, con grande gioia, perchè vogliamo rendervi partecipi della nostra nuova avventura.
Ovviamente tutto ciò che vi abbiamo detto potrà, si sa, subire varie modifiche, come già è successo in passato, ma ci impegneremo al massimo affinchè gli appuntamenti che ci siamo prefissati con la produzione vengano rispettati al massimo.

Detto questo, in ultimo, vi invito a rimanere sintonizzati con il mondo Redamour, attraverso la nostra pagina ufficiale facebook, che per qualche mese sarà il centro nevralgico del contatto col pubblico, delle novità, eccetera, per iscrivervi basta che andiate su facebook, digitiate “redamour” sul motore di ricerca e mettiate mi piace sulla pagina, potrete anche seguirci attraverso il gruppo facebook ufficiale dei redamour, e sul nostro canale youtube che verrà presto modificato nel layout e nei contenuti e infine, ma non per importanza, anzi, vi invitiamo a visitare il nostro sito internet ufficiale, che vedrà la luce tra un paio di mesi, finalmente. L'artwork, il sito e i contenuti sono in lavorazione e curati da Decline Design, agenzia di web e grafica della capitale, nota ormai per avere nelle sue collaborazioni la maggior parte delle band underground ed emergenti italiane... e non solo... che ovviamente ringraziamo per il lavoro che stanno facendo per noi.

Bene, mi sembra di aver detto tutto, nel ringraziarvi tutti, colgo l'occasione di farvi i miei migliori auguri di una Buona Pasqua, e vi ringrazio tutti per il sostegno e vi aspetto in giro per l'italia e per il mondo, per condividere con noi le vostre emozioni, che sono anche le nostre, patrimonio preziosissimo per la continuazione del percorso etereo di chi, come noi, fa musica per vivere.[MORE]

Con assoluta umiltà, stima e affetto, un caloroso grazie a tutti.

Francesco
Mastroianni.
(Chitarrista, compositore, bassista addizionale,
programmatore elettronico e produttore artistico dei Redamour).

(notizia segnalata da Francesco Mastroianni Mastroianni)


Autore
https://www.infooggi.it - Il Diritto Di Sapere

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