I.C. "G. Gavazzeni" La storia del pesciolino rosso che nuota dalle acque del Chiese all'Adda
Cultura e Spettacolo Lombardia

I.C. "G. Gavazzeni" La storia del pesciolino rosso che nuota dalle acque del Chiese all'Adda

domenica 7 febbraio, 2016

I.C. “G. Gavazzeni” Talamona (SO) La storia del pesciolino rosso che nuota dalle acque del Chiese all’Adda
07 FEBBRAIO 2016 - Sabato 6 febbraio 2016, alle ore 10.30, presso l’Auditorium della scuola secondaria di I grado “G. Gavazzeni” Talamona (SO) si è tenuto un dialogo molto partecipato con Gianpietro Ghidini e gli allievi delle seconde e terze dello stesso istituto.  [MORE]

L’incontro accolto dalla Dirigente Eliana Giletti, sensibile a queste tematiche, è stato proposto dal gruppo “Rete della prevenzione di Talamona” e dal gruppo di “Amici di S. Patrignano” Patrocinato dall’Amministrazione Comunale.

La tragica testimonianza di Gianpietro che ha ritrovato il corpo nudo esamine del proprio figlio sedicenne nelle acque gelide del Chiese, dove si era gettato, dopo aver assunto un allucinogeno, durante una festa, ha suscitato una forte emozione nei giovani astanti.

Scoprire gli effetti devastanti delle varie dipendenze e le ripercussioni per le scelte sbagliate che si riflettono inevitabilmente sulle persone care, ha sicuramente scosso l’attenzione dei ragazzi che hanno seguito il dibattito con vivo interesse, rispondendo agli stimoli del relatore e alle domande che ha posto loro.
Alternando video e racconti ha, quindi, ricostruito la storia dell’Associazione “Pesciolino Rosso” da lui fondata in ricordo del figlio Emanuele.

Dopo un primo momento di smarrimento e di dolore è riuscito a dare un senso alla sua vita, scrivendo un libro “Lasciami volare” per favorire un dialogo maggiore tra genitori e figli, ma soprattutto, ha trovato la forza di parlare a più di 60.000 giovani in tutta Italia radunati in scuole, palestre, sale comunali, teatri, discoteche, spiagge, TV e radio.

“Se il piccolo seme caduto in terra non muore non produce frutto”.
La morte del figlio si è trasformata in “speranza” da trasmettere nei giovani attraverso ogni mezzo e luogo, messi a sua disposizione.

Il nome “Pesciolino Rosso” è nato da un episodio risalente a quando Emanuele era bambino.
Passeggiando sul lungolago del Garda, un giorno Emanuele, aveva trovato un pesciolino rosso agonizzante, lo aveva raccolto e lasciato libero nel fiume Chiese; il pesce aveva ripreso a vivere, ma dopo pochi minuti era stato inghiottito da un’anatra.

Nel novembre di tre anni fa il ragazzo si butta nello stesso punto dove aveva gettato il pesciolino.
Dopo questa esperienza trasmessa ai giovanissimi adolescenti e la successiva reazione emotiva, ho immaginato che idealmente il pesciolino rosso riprendesse vita e continuasse a nuotare nel nostro fiume Adda, attraverso la consapevolezza di essere unico, libero, augurandomi che nessuno resti catturato dalle reti delle dipendenze.

Prof.ssa Maria Luisa Silipo


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