Immigrazione: da oggi Triton sostituisce Mare Nostrum
Cronaca Sicilia

Immigrazione: da oggi Triton sostituisce Mare Nostrum

sabato 1 novembre, 2014

 AUGUSTA, 1 NOVEMBRE 2014 – Nel giorno in cui parte l’operazione “Triton” e “Mare Nostrum” non è più in corso, nelle coste siciliane sono sbarcati 151 immigrati, che sono stati soccorsi ieri dalla nave ‘Borsini’ della Marina militare e da una motovedetta della Guardia costiera a largo di Portopalo di Capo Passero. Gli immigrati sono arrivati ad Augusta, nel siracusano.

Per questi nuovi immigrati e per quelli che arriveranno le cose cambieranno, infatti spiega il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, “Dal primo novembre partirà l’operazione Frontex Triton e Mare Nostrum si avvierà a conclusione: non si tratta di un semplice cambio di nome, ma sono missioni completamente differenti”. Per due mesi però ci sarà una fase di accompagnamento che “costerà all’Italia un terzo di quanto costava Mare nostrum”.

“Triton – ha spiegato Alfano – è la più grande e partecipata operazione europea nello scenario del Mediterraneo” e anche in questa operazione saranno mantenuti gli screening sanitari sui migranti al momento dello sbarco a terra e prima dello smistamento nei vari centri”.

”Le zone di mare sono divise in aree di ricerca e soccorso: faremo il nostro lavoro nelle nostre zone e soccorreremo se ci saranno altre richieste, secondo la legge del mare. Anche le navi Triton sono chiamate a doveri di soccorso”, ha aggiunto il ministro dell’Interno.[MORE]

“Anche Mare Nostrum si poteva spingere verso il confine del nord Africa per ampliare la zona di ricerca e soccorso. Adesso abbiamo una zona di presidio frontiera: a 30 miglia dalle coste italiane finisce l’Europa, fin lì ci siamo noi. Noi siamo a trenta miglia, che è già alto mare: è il compito che per dovere dobbiamo fare; sugli interventi di ricerca e soccorso dobbiamo fare ciò che le leggi ci dicono di fare”, ha continuato Alfano.
E poi conclude: “L’obiettivo dell’operazione Triton è il contrasto all’immigrazione clandestina e alla tratta di esseri umani, ma l’attività di vigilanza non sarà passiva, ci saranno azioni dissuasive come il sequestro dei mezzi e il fermo di persone”.

(foto dal sito www.socialchannel.it)

Michela Franzone


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