In Art - Neogotico, "Le camere oscure"
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In Art - Neogotico, "Le camere oscure"

domenica 7 settembre, 2014

CUNEO, 7 SETTEMBRE 2014 – Cos'hanno in comune Frankenstein ed Harry Potter? Alla ricerca di un contatto possibile, la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, «con l’obiettivo di valorizzare un importante giacimento artistico» del territorio cuneese, spiega il presidente Ezio Falco, propone una indagine articolata e originale sul Neogotico, “Le camere oscure. Fotografie, figure e ambienti dell’immaginario neogotico”, presso il complesso monumentale di San Francesco a Cuneo (via Santa Maria, 10) - fino al 14 settembre 2014.

Al tema, oltre alla mostra, è dedicato il progetto culturale triennale “Il cuNeo gotico” (2014-16). Per il curatore, Enzo Biffi Gentili, direttore del MIAAO (Museo Internazionale di Arti Applicate Oggi) di Torino: «“il gotico è arte eterna” - osserva, citando l’artista Wim Delvoye -. Un’affermazione estrema, ma di certo il neogotico da più di due secoli è un “genere permanente” nella letteratura, nelle arti, nella musica e nella moda… Affascina diverse generazioni, anche le giovanissime, attraverso varie reincarnazioni e denominazioni. È necessario quindi dedicare, finalmente, a questo fenomeno un progetto triennale, interdisciplinare, internazionale, a partire da uno dei luoghi, il cuneese, di sua maggiore storica fioritura, nel folklore e nell’architettura».
«Il neogotico contemporaneo - continua il Prof. Gentili - non è solo una controcultura, ma in molti casi una “sottocultura” nell'accezione peggiore del termine, per il frequente lambire il kitsch e il gore (il senso oscuro del sangue) e lo splatter e il trash: niente di male».[MORE]

Intrecci storico-artistici a parte, basti pensare ad alcune architetture ottocentesche di Pelagio Palagi e Giovanni Battista Schellino, la retrospettiva suggerisce una rilettura del gusto neogotico, declinato con la sperimentazione attuale e un approccio vagamente fantasy, in particolare in campo fotografico. Agli scatti d’autore si alternano sculture e installazioni multimediali: complessivamente sono circa un centinaio le opere esposte - firmate da esponenti amanti del genere a livello internazionale, talora ricorrendo a pseudonimi - che accompagnano il visitatore in un percorso espositivo labirintico, con un itinerario fruibile anche ai non vedenti.
Negli spazi recentemente restaurati dell’ex chiesa tardogotica di San Francesco e di un ex convento attiguo, le otto sezioni della mostra sono scandite in capitoli: “Il CuNeo gotico”, “Gli eretici occitani”, “Le recenti rovine”, “Le foreste ansiose”, “Le figure stregate”, “Le riprese spiritose”, “I neogotici comici” e “Le cappelle ardenti”.

Come una invasione stilistica, nelle “camere oscure” di nuove e antiche rovine (topoi tipici del neogotico), inquietanti visioni si agitano riflesse negli occhi di bambole-bambine, incantatrici e sofisticate dark lady, tra castelli, abbazie, foreste e inediti scenari industriali, attraverso «“spoglie” tessili allusive a crisalidi umane» (opere del maestro vetraio Cristiano Bianchin), citazioni colte (come l’omaggio di Santo Tomaino a “L’orripilante storia del teschio di Goya”), “Vanitas” preziose (di Nicola Bolla) che ricordano – anche se precedenti – quelle di Damien Hirst, fino all’ultimo show, quello “fatale” (esemplare, la camera ardente di Marilyn Monroe, di Paolo Schmidlin).

Prossimo appuntamento - Sabato 13 settembre è in programma per i visitatori una visita guidata a cura del Prof. Enzo Biffi Gentili.


Domenico Carelli

(Foto: in evidenza, locandina; nel testo, Dennis Ziliotto “Rabbit’sLullaby”, 2011, fotografia digitale; in gallery, Ettone, “Rest in Piece”, 2012, fotografia digitale, Modella Letizia; Pollenzo Guazzone Barolo HR; Longhi Cesare iNBLACK HR)


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