Intervista PESA-nte al gruppo romano Rockazzi
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Intervista PESA-nte al gruppo romano Rockazzi

domenica 1 febbraio, 2015

MILANO, 1 FEBBRAIO 2014 - Una nostra fedelissima lettrice ci ha proposto questa interessante intervista ai Rockazzi, gruppo rock di Roma. Ringraziamo Lucia Cristofaro e vi auguriamo una Buona lettura.

I Rockazzi si formano nel 2006 da un'iniziativa di Claudio Calderone (cantante) e Daniele Luongo (batterista), che abbiamo intervistato, e si caratterizzano per il loro suono con varie influenze che vanno dai Meshuggah a De Andrè, dai Tool a Rino Gaetano ai Dream Theater. La formazione attuale vede, oltre ai già citati, Mauro Calderone alla chitarra e Luca Giovagnoli al basso.

Il vostro omonimo album “Rockazzi” inizia con “P.E.S.A.” e con una frase che non può passare inosservata: “Prendilo e strusciatelo addosso!”, cosa significa?

In P.E.S.A. si parla del rivalersi di qualcuno alla fine di un rapporto, non per forza d'amore ma anche fraterno o amichevole e la frase, "Prendilo e strusciatelo addosso", sta proprio ad indicare il disinteresse nel comportamento dell'altro, che rappresenta appunto una storia.[MORE]

Vediamo di conoscere meglio quest'album. Sui pezzi successivi cosa puoi dirmi?

La seconda traccia è "Alieno" in cui viene sottolineata la difficoltà nel vivere la vita dove anche le cose più banali sembrano le più difficili e sottolinea la piccolezza dell'uomo, di colui che si crede sempre migliore degli altri. Il terzo brano è "Angelica" che rappresenta la bellezza, quella irraggiungibile e bramata da tutti, quella lei così desiderata da stare sulla bocca di tutti e di cui ci si chiede chi veramente si cela dietro quella maschera. E poi abbiamo "Leno", Leno Landini, tra i più eclettici armonicisti italiani, colui che ama la natura e che spiega come tutti noi non ne abbiamo rispetto e cerchiamo di distruggerla, o meglio lo facciamo quotidianamente. La rabbia invece viene raccontata in "Ira" attraverso un monologo con la stessa in cui si cerca una via d'uscita chiedendo (e cito il testo) "Dammi pace, resta immobile, immobile. Dammi pace, dammi pace, Ira...". La rabbia traspare anche quando passiamo a "Prete", un brano molto attuale lo definirei, in cui viene sminuita la figura del prete appunto, quella persona che spesso utilizza il suo "potere" nascondendosi dietro la sua arma, la fede, che molto spesso è lui stesso a compromettere e a non rispettarne i principi.

Ora ti fermo, perchè si parla di “Sputa” e “47” che sono gli ultimi due brani che in particolare sono i miei preferiti. Che mi dici a riguardo?

Sputa nasce dall' esigenza di togliermi un peso enorme sulle spalle, dice Claudio, che si ritiene un ragazzo fortunato e felice, nato da una buona famiglia che non gli ha fatto mancare nulla, sano come un pesce e contento perchè ha a fianco una donna che lo ama e che aspetta una bimba.
“Artisticamente quindi”, dice,” chi sono io per poter parlare di dolore, del vero disagio, della vera sofferenza... Cara Lucia te lo dico io...NESSUNO...Perciò come posso io scrivere di dolore? chi è più sfortunato di me ha tutto il diritto di sputarmi addosso...” E infine abbiamo "47", che rappresenta invece la morte (dalla smorfia napoletana dove il numero 47 indica, appunto, "U muort"), che parla dell'addio, di quell'addio in cui vorresti dire tutto ciò che pensi ad una persona ma che, alla fine, per un motivo, più o meno banale, non riesci a dire o non trovi il tempo per farlo, e quando ci pensi è ormai troppo tardi e quindi "il piacere di dirsi addio non lo potrai provare mai".

Fatta questa veloce carrellata sui brani e sperando di aver suscitato la curiosità e l'interesse dei lettori, parliamo un po' dei vostri progetti e, se in programma, dei vostri live. Ma soprattutto dove e/o come è possibile acquistare il vostro album?

Il nostro ultimo live è stato, per ora, al CrossRoads Live Club di Roma e attualmente siamo impegnati in sala prove per il prossimo album. Quindi non vi resta che seguirci sul nostro sito www.rockazzi.net e sui vari social scrivendo semplicemente “ROCKAZZI”, perché la particolarità di questo nome un pò bizzarro, sta nel fatto che se lo scrivi veniamo fuori solo noi! Per quanto riguarda l'album potete contattarci o venire ai nostri concerti dove li troverete di sicuro insieme al resto del merchandise.
Come diciamo sempre: “Saluti pazzi, Saluti Rockazzi!”

 

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Salvatore (Saso) Signoretti

(Foto Roberto Scorta)
 

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