Israele, firmato accordo Netanyahu-Bennett per formare nuovo governo
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Israele, firmato accordo Netanyahu-Bennett per formare nuovo governo

mercoledì 6 maggio, 2015

GERUSALEMME, 6 MAGGIO 2015 - Il premier Benjamin Netanyahu avrebbe raggiunto un accordo per formare il nuovo governo con il partito di estrema destra guidato da Naftali Bennett.[MORE]

L'ACCORDO CON BENNETT E LA CESSIONE DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA

Sono trascorsi 42 giorni di trattative prima che il presidente israeliano riuscisse a individuare gli estremi di un accordo per realizzare il nuovo govreno di coalizione. Secondo i media nazionali, il momento tanto atteso, sarebbe giunto a poche ore dalla scadenza del mandato. A rispondere all'appello di Netanyahu, Naftali Bennett, leader di "Bayt Hayehudi", che ha permesso al premier di raggiungere gli agognati 61 seggi, necessari per ottenere la maggioranza al Knesset. Una maggioranza però minoritaria dato che in tutto i seggi sono 210. Decisiva nel raggiungimento dell'accordo, la richiesta di Bennet di attribuire al suo partito il ministero della Giustizia, richiesta accordata con la nomina di Ayelet Shaked, deputata di 39 anni.

LE ALTRE BRANCHE DELLA COALIZIONE E LE RAGIONI DELL'ACCORDO AL "PHOTO-FINISH"

Bennett non sembra essere, però, la sola nuova anima della coalizione, tra i recenti partners si annoverano il partito "Kulanu” di Moshe Kahlon, neo ministro per le Finanze, e i movimenti partitici di matrice religiosa “Shas” e “Unione per il Giudaismo nella Torà”. I dettagli di tali vicinanze politiche non sono ancora stati divulgati. Tra i motivi primari che hanno comportato la corsa di Netanyahu per la ricerca d'una coalizione governativa, l'abbandono da parte dell'alleato, ex ministro degli Esteri, Avigdor Lieberman, di "Israel Beitenu". Lieberman aveva deciso di lasciare la propria posizione all'interno del governo e rinforzare le file dell'opposizione a causa della deriva eccessivamente religiosa, a livello politico, raggiunta dal leader della Likud. Dopo una vittoria sorprendente alle elezioni politiche anticipate e l'ottenimento di 30 seggi, Netanyahu ha tentato anche un informale avvicinamento al centro sinistra di Isaac Herzog, avvicinamento arenatosi a causa del veto, posto da Likud, sull'entrata al governo del secondo leader rosso Tzipi Livni, ex ministro della Giustizia.

Nonostante la forte vicinanza ai partiti d'estrema destra, i commentatori non escludono che il premier Netanyahu possa, nelle prossime settimane, tentare di riprendere le trattative con Lieberman e Herzog per conferire maggiore stabilità alla maggioranza.

Fonte foto: ips-dc.org

Ilary Tiralongo


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