L'arrivo di un cucciolo
Aaron pensieri a 4 zampe Lazio

L'arrivo di un cucciolo

lunedì 5 settembre, 2016

ROMA, 5 SETTEMBRE - Quando le mie sorelline pelose hanno scoperto che la Cicogna e Babbo Natale non esistono, non sapete che musi appesi le sono venuti, quindi, se state leggendo l'articolo insieme ai vostri bambini, metteteli a letto e poi riprendete la lettura in un secondo momento. Se state pensando di adottare per la prima volta un cucciolo o se avete già un 4 zampe in casa e vorreste prendere un altro cane da crescere, vi ricordo che come già raccontato in altre occasioni, un cane è per sempre. Pertanto, prima di diventare nuovamente "genitori" bipedi di un tenero e disarmante birbantello canino, leggete qualche mio consiglio per educare il cane in modo da non trovarvi spiazzati al suo arrivo e, soprattutto, eviterete di lamentarvi con il vostro/a compagno/a del perché avrete affrontato questo percorso senza essere preparati in maniera adeguata. 

La scelta
La scelta di un cucciolo è il momento più importante con il quale inizierete il percorso del rapporto uomo-cane. Siate razionali e non lasciatevi guidare da scelte puramente estetiche, perché a seconda del tipo di vita che conducete, del vostro carattere e da come è composta la vostra famiglia (ad es. se ci sono bambini in casa), una razza potrebbe essere maggiormente indicata rispetto ad un'altra. Premesso che nessun cane può restare inattivo in casa molte ore al giorno e vivere senza stimoli, non pensate di prendere un Jack Russell se amate poltrire sul divano con la bocca aperta e la saliva ai lati, perché chi ne soffrirebbe per primo sarebbe proprio quel 'fetente' di Jack, che ama correre, giocare con la pallina fino allo sfinimento e non ha nessuna intenzione di fare da soprammobile sul vostro divano. Prima di pronunciare la fatidica frase "Sì, lo Voglio!", contattate sempre esperti cinofili al fine di farvi indirizzare sulla razza con l'indole tendenzialmente più adatta al vostro stile di vita. Quando ciò non dovesse essere possibile, fate però alla vecchia maniera. Guardate negli occhi un cucciolo e quello che sentirete prepotentemente entrare nella vostra anima, un po' come la sensazione che provo io quando sento il barattolo delle crocchette aprirsi, sarà il vostro nuovo angelo con la coda da crescere, educare e coccolare. Per alcuni tipi di razza tendenzialmente con più elevata tendenza alla leadership rivolgetevi al vostro veterinario di fiducia o a esperti comportamentali, affinché possano valutare favorevolmente o sconsigliarvi, qualora vi reputino non idonei a crescere un cane non adatto alla vostra personalità. 

Visita dal veterinario 
Non è un'operazione che potete rimandare e non è un'attività che dovrete delegare ad altri soggetti. Siete voi i responsabili di quella palla di pelo che vi farà sentire la persona più importante sulla faccia della Terra. La persona che avrà allevato e svezzato il vostro nuovo amico dovrà darvi informazioni sulle vaccinazioni e sverminazioni fatte al cucciolo, così che voi possiate comunicarlo al vostro veterinario di fiducia, il quale farà una visita accurata al piccolo per verificare il suo stato di salute ed eventualmente terminare il ciclo vaccinale. Papy, di veterinari ne ha cambiati diversi, ma questa è la sua versione, però sinceramente ho il sospetto che sia troppo asfissiante e petulante e che, per questo motivo, i medici fanno in modo di fargli comprendere il concetto che 'forse è meglio che vai ad ossessionare qualcun altro'.  

Cosa comprare prima del suo arrivo
Io la chiamo la lista dei desideri e la considero una specie di dote prematrimoniale. A volte ci ritroviamo ad avere, causa scelte errate, delle copertine che forse, nemmeno la vostra bisnonna che ha vissuto la prima guerra mondiale avrebbe coraggio di riporre nell'armadio. Cinismo da bassotto a parte, ogni cucciolo al suo arrivo in casa ha bisogno di alcuni oggetti indispensabili: una ciotola per il cibo, una per l'acqua, una cuccia, una copertina se è inverno, qualche giochino e delle traversine assorbenti per insegnargli a non fare la pipì ovunque, nel frattempo che non avrà terminato il ciclo vaccinale e non potrà stare a contatto con altri cani, e uscire per sporcare fuori. Ovviamente sarà necessario anche un collare con guinzaglio o una pettorina. Io al mio arrivo nella nuova casa speravo di trovare anche un libretto postale, ma purtroppo, ho trovato comunicazioni bancarie relative ad un mutuo trentennale, ma questa è un'altra storia...[MORE]

Il cibo
Chiedete sempre all'allevatore, al privato dal quale avete preso il cucciolo o alle volontarie del canile se lo avete adottato, con quale mangime veniva alimentato. Se ritenete che il prodotto sia di qualità, continuate a somministrare al vostro cucciolo quell'alimento, mentre, se volete cambiargli crocchetta, sappiate che il cambio va sempre fatto gradualmente andando a ridurre progressivamente il vecchio cibo, aumentando il nuovo. Di solito, il cambio completo avviene nell'arco temporale di 10 giorni per evitare spiacevoli episodi di dissenteria. Un cucciolo dovrebbe mangiare la razione consigliata, suddivisa in due o tre pasti, affinché possa assimilare in maniera corretta il cibo e non avere problemi di digestione che potrebbero ripercuotersi sul suo benessere psicofisico. Se preferite un'alimentazione casalinga, rivolgetevi ad esperti che dettino le linee guida per preparare pasti bilanciati e non improvvisati. 

Un po' di tranquillità 
Evitate che all'arrivo del cucciolo la vostra casa diventi una festa patronale nella quale tutta la cittadinanza sia riversata nel vostro salotto. Un cucciolo ha bisogno di tranquillità, ricordate che ha lasciato la sua mamma e i suoi fratellini e, ritrovarsi con persone che urlano di emozione, che tentano di accarezzare spasmodicamente il suo corpo o passare dalle braccia della zia venuta da Frosinone per assistere all'evento a quelle di zio Ugo alto due metri, è deleterio per il suo equilibrio. 

Si spengo le luci, chi mi tranquillizza?
Non c'è da meravigliarsi se quando arriva il momento di dormire, la prima notte e le successive, un cucciolo piangerà disperatamente. Da quando è nato ha sempre dormito con la sua mamma ed ora si ritrova solo e in un ambiente che non conosce, pertanto, mettete la sua cuccia vicino al vostro letto e se pensate che in futuro dovrà dormire fuori dalla vostra stanza, un po' per volta la sposterete fino al luogo che avrete scelto. Lui, con il passare dei giorni avrà acquisito sempre maggiore sicurezza, ma non pretendete di ottenere il risultato sperato sgridando il cucciolo se dovesse piangere. In quella maniera rafforzerete un comportamento sbagliato. Lo stesso discorso vale se al minimo lamento o richiesta di attenzioni, verrà preso in braccio o coccolato. Penserà che il modo per avere le vostre premure e carezze sia proprio quello di lamentarsi e piagnucolare. 

Qual è il gabinetto?
Insegnare ad un cucciolo a sporcare nel luogo che sceglieremo come il posto ideale, ovvero il posto giusto, è molto più semplice di quanto un neofita possa immaginare. Se qualcuno che sta leggendo è convinto della validità della teoria del giornale arrotolato tra le mani o della barbara pratica di mettere le faccia del cucciolo sui suoi escrementi se ha espletato bisogni in posti non consoni, vi prego di chiudere l'articolo e di scriverne uno nel quale verrà dimostrato che i cani siano in grado di volare. Quando il cucciolo andrà a sporcare nel posto che noi riteniamo giusto, facciamogli capire che ha avuto un comportamento corretto e che quest'azione non soltanto è degna di nota con apprezzamenti e lodi verbali, ma va anche premiata. Con cosa? Magari con un bocconcino o con un biscotto per cani. Se invece fa pipì e popò dove non dovrebbe? Alcuni esperti sostengono di non dare importanza al gesto, andando a rafforzare positivamente soltanto l'azione che ha compiuto in maniera corretta, mentre altri affermano che andrebbe pronunciato un fermo e deciso "No" di disapprovazione. L'umano può prevedere il momento in cui il cucciolo dovrà espletare i suoi bisogni corporali. Ad esempio, quasi sempre, un cucciolo sporcherà subito dopo essersi svegliato, dopo aver mangiato o giocato. 

Quanta coerenza hai?
Ricordate che un cucciolo ha bisogno di certezze e di non essere disorientato da vostri comportamenti ambigui. L'educazione è alla base del comportamento sociale e se un giorno approverete un comportamento sbagliato, mentre in un altro mostrate disappunto e un altro ancora, anziché correggerlo prenderete in braccio il cane con apprezzamenti lusinghieri, Fido non capirà mai cosa vorrete da lui. Genererete confusione e non saprà come comportarsi. Se ad esempio non tollerate che il cane dorma nel letto, è sbagliato che un giorno lo abbracciate nel letto ed il giorno successivo vi arrabbiate se tenterà di salire e sdraiarsi al vostro fianco. La coerenza prima di tutto. Tutti i componenti della famiglia dovrebbero avere lo stesso comportamento evitando, dunque, che il cucciolo vada in confusione. 

Coccole meritocratiche
Sembra crudele nei confronti dei miei simili quanto sto per scrivere, però ho promesso a Papy di essere super partes e, pertanto, dovrò essere il più obiettivo possibile. Le coccole andranno effettuate soltanto quando il cucciolo avrà compiuto un comportamento atteso, ma (quasi) mai gratuitamente e senza ragion d'essere. A furia di lodare, venerare e coccolare un cucciolo anche soltanto perché ci guarda, il cane potrebbe credere di essere il capo branco, il leader della famiglia. Il capo dovrebbe essere l'umano e non il cane. Un cane che pensa di essere il leader, infatti, in futuro potrebbe sviluppare problemi comportamentali quando l'umano si è reso conto di aver commesso un errore e tenterà di rimediare. Campbell ad esempio, afferma che "i cani subordinati sono meno facilmente frustrati e, quindi, meno inclini a distruggere gli oggetti del proprietario, a rubare il suo cibo e a sporcare in casa". 

Come abituare un cucciolo a restare solo in casa
La solitudine forse spaventa un po' tutti, ma al cucciolo andrà insegnato che vi sono momenti durante la giornata, nei quali i suoi familiari a "2 zampe" saranno lontani da lui. Il mio umano ha iniziato con brevi sedute di solitudine in casa, per poi passare a separazioni vere e proprie. Si inizia con il chiudersi in un'altra stanza per pochi minuti e si uscirà per ricongiungersi con il cucciolo soltanto se questi non avrà piagnucolato o solo quando avrà smesso di farlo e si sarà calmato. Nei casi in cui il cucciolo emetta vocalizzi di richiamo per ricevere attenzione, il proprietario non dovrà per nessun motivo uscire dalla stanza, ma potrà farlo soltanto quando il cane avrà smesso di lamentarsi. Aumentate gradualmente il tempo della separazione fino a quando il cane avrà capito che ogni assenza sarà seguita da un ritorno e quando uscirete di casa, se ne starà tranquillo senza nemmeno più alzarsi dal giaciglio dal quale starà sognando una pioggia di croccantini all'anatra. 

Aaron 


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