Lettera di un parroco a Gesù Bambino per il Natale 2014
Parola e Fede Calabria

Lettera di un parroco a Gesù Bambino per il Natale 2014

lunedì 15 dicembre, 2014

 15 DICEMBRE 2014 - Caro Gesù,
fra poco è il tuo Natale e anche quest’anno voglio scriverti una lettera. [MORE]


Leggo l’Antico Testamento e scopro che tu sei l’Onnipotente, il Santo, il Forte, l’Invincibile.
Con una sola parola non solo hai fatto il cielo e la terra e quanto vi è in essi, ma anche puoi chiedere alla tua creazione ogni cosa ed essa risponde immediatamente e ti obbedisce.
Il Salmo mirabilmente riassume la tua grandezza, sapienza, provvidenza.
Benedici il Signore, anima mia! Sei tanto grande, Signore, mio Dio! Sei rivestito di maestà e di splendore, avvolto di luce come di un manto, tu che distendi i cieli come una tenda, costruisci sulle acque le tue alte dimore, fai delle nubi il tuo carro, cammini sulle ali del vento, fai dei venti i tuoi messaggeri e dei fulmini i tuoi ministri.


Questa la tua grandezza, Gesù, la tua potenza, la tua fama, la tua gloria, il tuo nome.
Ora cosa vedono i miei occhi? Una piccola mangiatoia, della paglia un poco ingiallita e su di essa adagiato un bambino appena nato, avvolto in fasce, in compagnia di un bue e di un asinello, con poca gente attorno: Maria, Giuseppe, dei pastori, qualche altra persona.
Tutto questo in una umile, fredda grotta.


Se poi lascio scorrere un po’ di tempo, ti vedo carico di un pensate legno mentre ti incammini verso un monte nelle vicinanze di Gerusalemme e lì ti lasci inchiodare sopra di esso e divenire pubblico spettacolo per il mondo, non da solo, ma in mezzo a due ladroni.
Il mondo ti ha giudicato ladro della sua gloria, del suo potere, della sua onnipotenza, della sua scienza e intelligenza, della sua religione e per questo ti ha crocifisso.


Da Dio Onnipotente a umile bambino, da Dio forte, glorioso, terribile a crocifisso perché giudicato “rapinatore della dignità dell’uomo”. Dov’è la ragione, il motivo, la causa di questo cambiamento in te?
Capirai che la ragione si annienta, la logica svanisce, i pensieri si esauriscono, la sapienza umana si eclissa e con essa ogni intelligenza.
Tu lo sai come siamo noi uomini. Siamo il nulla e ci crediamo il tutto. Peccatori e ci riteniamo innocenti, puri, immacolati, giusti, santi. Arroganti e ci professiamo umili. Atei e ci dichiariamo i più religiosi. Disonesti e cantiamo al mondo intero la nostra rettitudine di cuore e di mente. Immorali e immondi e ci ergiamo a paladini della più pura moralità. Ladri e scriviamo leggi di giustizia. Assassini e ci annunziamo come cultori della vita. Siamo uomini e ogni giorno ci facciamo più che Dèi.


Tu sei l’unico e il solo vero Dio e ti sei fatto l’ultimo degli ultimi degli uomini. Perché tu ti abbassi e noi ci innalziamo? Perché tu ti umilii e noi ci esaltiamo? Perché tu ti lasci crocifiggere e noi crocifiggiamo? Perché tu servi e noi opprimiamo? Perché tu doni e noi rubiamo? Perché tu perdoni e noi condanniamo?
Contemplandoti in quella mangiatoia, non vi è che una sola risposta: solo chi ama è capace di questo e tu sei l’Amore.


Altro pensiero inquietante voglio condividere con te. Mi chiedo: Come si fa oggi, nell’attuale mondo, a renderti credibile in questo tuo cambiamento?
Tutti vogliono un Dio vendicativo, giustizialista, distruttore dei nemici, che infierisce e dona la morte a quanti non pensano o non credono come noi. Oggi si vuole un Dio assetato di sangue umano. Si desidera un Dio guerriero che addestrata uomini spietati come Lui ad uccidere i loro stessi fratelli. Anziché una religione di vita di vuole una religione di morte, un culto di morte, un culto di sangue.
Guardando te innalzato sopra quella croce la soluzione è immediata: divenendo amore come Te, in Te, per Te, con Te. Solo così ti si può rendere credibile nel tuo Amore, in questo tuo cambiamento. Tu sei il Dio Incarnato per amore.


Ora so perché ti sei fatto l’ultimo degli ultimi, il Crocifisso tra i crocifissi: perché solo così si diviene Amore per insegnare ad amare. L’Amore che espia i nostri peccati. Sulla croce non sei andato per Te. Sei andato a posto nostro, in nostra vece.
Ora so cosa è il Natale: unico e solo desiderio dell’anima di divenire Amore vero in Te, Gesù, per servire come hai fatto tu il mondo intero, ultimo tra gli ultimi e crocifisso tra i crocifissi. Il tuo Amore è la sola verità che ci fa liberi, perché ci rende capaci solo di amare.
Per questo tu sei il solo vero Dio e il solo vero uomo: perché da Amore eterno Ti sei fatto amore di carne per servire dalla carne i tuoi fratelli e insegnare ad essi come veramente si ama.
Buon Natale, Gesù, a Te che nasci come Amore eterno nella carne. Buon Natale a quanti in Te nascono al tuo stesso amore.

Don Francesco Cristofaro

www.donfrancescocristofaro.it


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