Ligabue a Cagliari, due concerti da sogno all'Arena Sant'Elia
Cultura e Spettacolo Sardegna

Ligabue a Cagliari, due concerti da sogno all'Arena Sant'Elia

sabato 25 aprile, 2015

CAGLIARI, 25 APRILE 2015 – Si è chiuso in bellezza, con le due date all’Arena Sant’Elia di Cagliari, il “Mondovisione Tour” 2015 di Luciano Ligabue. Dopo la tournée che lo aveva portato in giro per il mondo, il rocker di Correggio ha aperto il tour italiano a Padova il 13 marzo scorso, con un calendario da tutto esaurito in undici città diverse, compreso il capoluogo sardo. [MORE]

Il Liga” ha mandato in estasi i suoi fan che, dal canto loro, non gli hanno fatto mancare l’affetto che un artista e un uomo del suo calibro merita di ricevere a piene mani. E così è stato anche in Sardegna, dove il cantante emiliano non si esibiva dall’estate 2010, quando cantò all’aeroporto di Fenusu (Oristano). Ad attenderlo a Cagliari, nella data sold out del 23 aprile e in quella comunque affollatissima di ieri, Ligabue ha trovato in tutto oltre ventimila persone, accorse da ogni angolo dell’Isola. Un successo per gli eventi organizzati da Riservarossa e Fepgroup.

Adesso però, dopo aver parlato di numeri e statistiche, è il caso di cedere il passo alle emozioni profonde di chi, in questi giorni, ha vissuto con trepidante attesa l’arrivo di Luciano Ligabue, uno che con le sue canzoni riesce a tramettere, da sempre, messaggi positivi a un pubblico straordinario che, non a caso, viene definito uno dei più belli in circolazione.

Svegliarsi la mattina sapendo di avere un appuntamento alle 21 con il proprio idolo non è roba da poco, e per questo in tanti, in questi giorni, hanno avuto un motivo in più per sorridere. Col passare delle ore, l’emozione è cresciuta sempre più, fino a raggiungere il livello limite alla vista del mega-palco montato all’Arena per l’occasione. Tribune piene e parterre affollato di innamorati certi che, a differenza di tanti altri, Luciano sarà puntuale come sempre e non farà attendere i fan un secondo più.

Ore 21. Si spengono le luci per un attimo, si accendono decine di faretti rossi e, come per magia, Liga e la sua band aprono il concerto con “Il sale della Terra”. Due ore di spettacolo purissimo, con successi vecchi e nuovi abilmente combinati per accontentare tutti i gusti e far saltare e cantare a squarciagola tutti, proprio tutti, i fortunatissimi presenti. “Fuori come va”, “Questa è la mia vita”, “Ho perso le parole”, ma anche le hit del nuovo album, amatissime e già fatte proprie senza difficoltà. Luciano Ligabue canta, parla e scherza, passeggia in lungo e in largo senza dimenticare nessuno, perché sa che chi lo ama vuole vederlo meglio, anche se solo per un attimo. Immagini e luci fanno da cornice a uno spettacolo in cui il Liga strappa applausi a scena aperta, perché le sue performance live non deludono mai: la sua voce è sempre perfetta dal primo all’ultimo pezzo, la sua band è straordinaria e assolo dei musicisti sono da brividi.

In un concerto così l’affetto reciproco è palpabile. È l’incontro tra vecchi amici che, nonostante la distanza, non si perdono mai di vista. Il cantante emiliano regala speranze a chi non vuole smettere di immaginare un futuro migliore, lo ha sempre fatto e continua a farlo con la sua “Sono sempre i sogni a dare forma al mondo”. Si fa anche un po’ di karaoke, perché quando partono le note di “C’è sempre una canzone”, ultima hit lanciata in radio, Liga fa piazzare le parole sul maxi schermo, per farla cantare anche a chi ancora non la conosce. Ma ricordiamo che, stavolta, c’è stata anche un’altra innovazione. In questo tour, per rendere partecipi i presenti, è stata offerta al pubblico l’opportunità di votare una da ascoltare in versione voce e chitarra. Nella prima sera, Luciano ha accontentato tutti cantando “Il mio pensiero”, ieri, invece, è stata la volta di “Non dovete badare al cantante”.

Quando, alle 23, è arrivato il momento dei saluti, dopo aver ascoltato “Con la scusa del rock n roll”, nessuno è riuscito a contenersi. La fine di un grande tour non è semplice per nessuno: né per lo staff di tecnici, né per i musicisti, né per il cantante, che ammette di aver sempre voglia di suonare. Saluti calorosi e un “alla prossima” che, si spera, non sia poi tanto lontano, perché la Sardegna, Ligabue, lo aspetta sempre a braccia aperte.

Intanto, è di oggi la notizia di un grande concerto in programma per festeggiare i 25 anni di carriera. L’appuntamento è per il 19 settembre, ovviamente a Campovolo, per un altro imperdibile Ligaday da sogno.

(Foto da: optimaitalia.com)

Vanna Chessa


Autore
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