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PETERBOROUGH (ONTARIO), 23 GENNAIO 2013 - “Tristezza per favore va via…”, queste le parole di una vecchia canzone, ma ci siamo mai chiesti se lo stato d’animo è correlato all’ambiente circostante? Particolare che spesso viene sottovalutato, poiché si va a ricercare la probabile causa in altri fattori.
In tal caso ha catturato l’attenzione di un team di studiosi della Trent University di Ontario, in Canada, che ha cercato di far luce sulla questione enigmatica, giungendo alla conclusione dopo diversi test clinici e atmosferici che l’umore è in correlazione con l’inquinamento.[MORE]
Lo studio è stato pubblicato sull'International Journal of Green Economics, in esame quattrodici nazioni incluso il belpaese, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Olanda, Portogallo, Romania, Russia, Spagna e Gran Bretagna, hanno misurato la quantità di emissioni di CO2, e i dati ottenuti sono stati incrociati con quelli del benessere dei cittadini di ciascun paese.
Dai risultati emersi, i ricercatori hanno scoperto che le due varianti, smog e felicità sono inversamente proporzionali, se aumenta l’uno diminuisce l’altro, in conclusione secondo la scuola canadese il livello di inquinamento agisce in maniera negativa sul benessere psicofisico del cittadino.
Insomma sarebbe ora di trasferirsi tutti in campagna? Da poter respirare aria pura e vivere sereni e in totale relax? Pura utopia.
(fonte: benessere.guidone.it)
Rosalba Capasso
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