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ROMA, 17 DICEMBRE 2011 - Via libera alla manovra anti-crisi. La Camera, con 402 voti a favore, 75 contrari e 22 astenuti, ha approvato la fiducia al Governo Monti sulla riforma per salvaguardare l'economia italiana.[MORE]
Sui propri passi sono rimaste Lega e Italia dei Valori, ed una trentina di parlamentari Pdl. A dare il totale appoggio il Terzo Polo e il Partito Democratico di Bersani, che ha invitato il presidente del Consiglio Mario Monti a far sentire la voce dell'Italia in Europa, «convincendola a difendere attivamente l'euro, non bastano soltanto le politiche di disciplina. Noi non manderemo a fondo l'Europa, ma l'Europa di Merkel e Sarkozy non mandi a fondo tutti quanti, compresi noi».
Angelino Alfano, segretario del Pdl, ha ribadito l'impegno del partito per la conferma della manovra: «Abbiamo votato la fiducia e voteremo la manovra perché siamo seri, leali e coerenti. Tuttavia, il provvedimento contiene troppe tasse e noi invitiamo a perseguire la crescita. Se le troppe tasse alimenteranno la recessione saremmo costretti a fare nuove manovre e noi non vogliamo imporre altri sacrifici agli italiani».
Nonostante le basi parlamentari su cui si regge l'esecutivo siano ristrette, il premier Monti ha espresso fiducia sul decreto ed ha risposto a Silvio Berlusconi che lo aveva accusato di essere disperato: «Ho letto stamattina: Monti è disperato. Ho fatto un rapido esame di coscienza letto quel titolo, e per un attimo mi sono sentito colpevole perchè non mi sento assolutamente disperato. Poi, riflettuto un po' di più, quella parvenza di colpevolezza è sparita del tutto. Siamo accomunati dalla stessa strada intrapresa. Se tutti facciamo il nostro dovere con senso di responsabilità non ho dubbi che l'Italia si salverà»
Fonte: Corriere Della Sera
Nicola Capolupo