Milano, convegno neofascita in Provincia. Pisapia: «Nella città dei diritti ennesima provocazione»

venerdì 19 dicembre, 2014

MILANO, 19 DICEMBRE 2014 - È programmato per sabato pomeriggio presso il palazzo della Provincia in via Corridoni, a Milano, il convegno “Europa, una grande libera” organizzato da Forza Nuova e che dovrebbe essere la prima tappa in Italia dell’Apf (Alliance for Peace and Freedom). L’evento dovrebbe portare nella città di Milano i più alti rappresentanti dei gruppi di estrema destra europea. Dal presidente del British National Party, Nick Griffin, ai vari componenti di “Alba Dorata” (Grecia), di “Democratia Nacional” (Spagna), dello “Svenkarnas Parti” (Svezia), del Ndp, il partito Nazionaldemocratico tedesco.

Ovvero “le grandi firme” del nuovo nazismo che avanza in Europa. Neonazisti post-moderni che negli ultimi anni, soprattutto nel caso di Alba Dorata in Grecia, beneficiano della crisi economica per ottenere successi elettorali preoccupanti.

Giusto per dare un’idea di chi si sta parlando, soltanto qualche anno fa, per l’esattezza nel 2012, il membro di Alba Dorata, Alekos Plomatiris, candidato alle elezioni locali e alle politiche, durante una trasmissione nel canale britannico Channel 4 esponeva in questi termini la sua soluzione finale per gli immigrati: «Siamo pronti ad aprire i forni e farci il sapone. Sapone per lavare le macchine e i marciapiedi. Ci faremo le lampade con la loro pelle e con i denti i komboloi da vendere ai turisti a Monastiraki». Già, perché gli ebrei di ieri, quelli sterminati nei campi di concentramento di europa, sono oggi gli immigrati. E allora ecco che il passatempo preferito di questi militanti greci di estrema destra è andare in giro di notte e picchiare, al grido di “sangue, onore, alba dorata, qualunque immigrato gli capiti sotto.

Perché, dunque, ospitare personaggi di tal genere tra le mura della Provincia? Anpi, Cgil e Rete Antifascista hanno deciso di protestare pubblicamente, nello stesso giorno del convegno suddetto, presso la Camera del Lavoro. «Ancora una volta Milano, Città Medaglia d'Oro della Resistenza, verrà sfregiata da un raduno nazi-fascista che avverrà in un luogo istituzionale. Chiediamo alle autorità istituzionali - si legge nella nota della segreteria della Camera del Lavoro - al Prefetto, alla Questura e alle forze politiche di intervenire con i poteri loro conferiti per vietare lo svolgersi di tale manifestazione", si legge in un comunicato firmato dalla segreteria della Camera del Lavoro».

Sulla vicenda è così intervenuto il presidente della Provincia di Milano, Guido Podestà: «La sala è stata richiesta dal gruppo metropolitano della Lega. So che parteciperanno anche parlamentari europei - ha continuato Podestà -. Essendo stati eletti dal parlamento europeo per quanto mi riguarda qualunque partito ha titolo a rappresentare i cittadini».

Di tutt'altra posizione il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, che attacca sia la Provincia per la concessione rilasciata per ospitare l'evento, sia la Lega per aver richiesto gli spazi provinciali: «Ancora una volta la "Milano dei Diritti" è lo scenario di una provocazione dell’estrema destra. Questa volta con la scusa di un “convegno” a cui sono stati invitati movimenti e partiti della destra radicale di tutta Europa».[MORE]

«Ciò che appare ancora più grave in questa vicenda - continua a scrivere il primo cittadino sul suo profil Facebook - è che sia stata la Lega Nord a chiedere alla Provincia di ospitare in via Corridoni questo “convegno”». «Da parte nostra abbiamo già chiesto la revoca di questa concessione», Inoltre, a conclusione del post, il sindaco Pisapia si rivolge al leader della Lega Matteo Salvini: «Dimostri di non voler consegnare definitivamente lui e il suo partito alla peggiore politica del vecchio Continente» chiedendo «agli esponenti del suo partito di cancellare questo “convegno”».

(Immagine da osservatoriorepressione.blogspot.com)

Giovanni Maria Elia

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