Milano, il Memoriale della Shoah al Binario 21: Per ricordarsi di ricordare
Cronaca Lombardia

Milano, il Memoriale della Shoah al Binario 21: Per ricordarsi di ricordare

domenica 27 gennaio, 2013

MILANO, 27 GENNAIO 2013 – "La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati”. (Legge 20 luglio 2000, n. 211)

Per non dimenticare, la città di Milano - oggi 27 gennaio alle 11.45 - inaugurerà il Memoriale della Shoah al Binario 21 della Stazione Centrale, il luogo da cui partivano i treni dell'orrore diretti ad Auschwitz. Presenti alla cerimonia, oltre al sindaco Giuliano Pisapia, l’arcivescovo Angelo Scola, il presidente della provincia Guido Podestà, e il rabbino capo di Milano Alfonso Arbib. Al Memoriale, inoltre, sarà donata una delle opere della mostra, “Il filo dimenticato - 1943-1945. Gli anni bui di San Vittore”, allestita all’interno del IV raggio della Casa Circondariale San Vittore (dal 25 al 27 gennaio) nell’ambito della Giornata della Memoria per le vittime della Shoah.

"Quando penso alla Shoah mi chiedo: come è potuto succedere?. Per questo Ascoltare le testimonianze dirette di chi ha vissuto momenti drammatici e ha lottato per la libertà e la democrazia mettendo a rischio la propria vita è di grande insegnamento per tutti, in particolare per i giovani che devono conoscere la storia perché la memoria è la migliore garanzia che non si ripetano gli orrori del passato. Bisogna poi reagire davanti ad ogni diritto, anche piccolo, che viene calpestato, reagire contro ogni discriminazione e ogni violenza. Il silenzio talvolta è complicità”, così ha dichiarato il sindaco Pisapia nel corso dell’incontro "Il valore della testimonianza", che si è tenuto il 25 gennaio a Palazzo Reale. [MORE]

Il sindaco ha, inoltre aggiunto, “Milano è stata una delle città che si è opposta con più forza al nazifascismo e per questo fu colpita duramente dalla violenza di quegli anni: pensiamo a stragi, alle deportazioni nei lager e alla repressione spietata di chi si opponeva al regime. Milano è stata decorata con la Medaglia d’Oro della Resistenza e nella nostra città le idee e i principi della democrazia, dell’antifascismo, dell’affermazione della libertà sono sempre stati radicati e diffusi tra tutti i cittadini".

Per Ferruccio de Bortoli, Presidente della Fondazione Memoriale della Shoah, “La memoria è un dovere morale, un impegno civile. Se rituale è inutile. Se strumentale, persino pericolosa. Se scolora nella banalità allontana la percezione del dolore, l’immensità del sacrificio, la forza dirompente di quei corpi senza carne, di quei volti muti e sofferenti, eppure così dignitosi. La memoria autentica scongiura la formazione di un vuoto alle nostre spalle. Attenua quella comprensibile tendenza alla rimozione del passato che toglie gradatamente senso agli avvenimenti, spingendoli nel pozzo della storia fino a confonderli con tanti altri. Il ricordo è un esercizio salutare: apre la mente e i cuori, ci fa guardare all’attualità con meno pregiudizi e minori ambiguità. Il ricordo è protezione dalle suggestioni ideologiche, dalle ondate di odio e sospetti. La memoria è il vaccino culturale che ci rende immuni dai batteri dell’antisemitismo e del razzismo. Purtroppo ancora diffusi in un mondo nel quale c’è ancora chi nega il diritto ad esistere di Israele e persino lo stesso Olocausto. Chi ha conoscenza critica della storia trova più facilmente il buon senso e la saggezza della quotidianità; non fatica a comprendere o ad accettare chi ha etnia o religione diversa dalla sua. Chi ha buona memoria è un cittadino migliore. Un educatore più attento”.

Come sottolinea la Fondazione per il Memoriale, il binario 21 comprende una vasta area interna alla stazione Centrale di Milano, con accesso a livello stradale su via Ferrante Aporti. In particolare, questa è collocata al di sotto del piazzale dei binari, l’area adibita al carico della posta e che, fra il 1943 e il 1945, servì alla deportazione degli ebrei d’Italia.

Secondo le ricostruzioni dei testimoni, in quest’area venivano formati i convogli RSHA attraverso un ingegnoso sistema: uno per volta ogni carro bestiame veniva stipato con circa un centinaio di persone (in origine i carri trasportavano 8 cavalli), piombato e quindi posizionato su un carrello traslatore, che si muoveva lungo un’enorme galleria. Poi, si procedeva a bloccarlo in corrispondenza di un ascensore montavagoni e sollevato dal ventre della stazione fino a raggiungere un binario di manovra all’aria aperta, situato fra i binari 18 e19. Una volta assemblato il convoglio, il treno della morte partiva, destinazione: l’inferno di Auschwitz-Birkenau.

Molti ebrei milanesi non tornarono più da Auschwitz. Partiti, in più di 600, dal binario 21, una mattina fredda e nebbiosa del 30 gennaio del 1944, in una Milano tranquilla e ancora addormentata. In dicembre dallo stesso binario ne erano partiti altri 250 e molti da lì furono deportati e uccisi fino al maggio del 1944.

Di seguito, la lista dei convogli di deportati ebrei partiti da Milano con destinazione Auschwitz-Birkenau e Ravensbrück-Flossenburg:

  • 6 dicembre 1943 MILANO-AUSCHWITZ
  • 30 gennaio 1944 MILANO-AUSCHWITZ
  • 11 febbraio 1944 MILANO-FOSSOLI
    (da lì per Auschwitz il 22 febbraio)
  • 30 marzo 1944 MILANO-FOSSOLI
    (da lì per Auschwitz il 5 aprile)
  • 19 aprile 1944 MILANO-BeRGEN-BELSEN
  • 27 aprile 1944 MILANO-FOSSOLI
    (da lì per Auschwitz il 16 maggio)
  • 14 maggio1944 MILANO-FOSSOLI
    (da lì per Auschwitz il 16 maggio)
  • 9 giugno 1944 MILANO-FOSSOLI
    (da lì per Auschwitz il 26 giugno)
  • 2 agosto 1944 MILANO-VERONA
    (da lì per Auschwitz il 2 agosto)
  • 17 agosto 1944MILANO-BOLzANO
    (da lì per Auschwitz il 24 ottobre)
  • 7 settembre 1944 MILANO-BOLzANO
    (da lì per Auschwitz il 24 ottobre)
  • 17 ottobre 1944 MILANO-BOLZANO
    (da lì per Auschwitz il 24 ottobre)
  • Giorno e mese ignoti del 1944 MILANO-BOLZANO
    (da lì per Ravensbrück e Flossenburg il 14 dicembre)
  • 15 dicembre 1944 MILANO-BOLZANO
  • 15 gennaio 1945MILANO-BOLZANO

 

(La lista dei trasporti è tratta da L. Picciotto Fargion, Gli ebrei in provincia di Milano: 1943/1945. Persecuzione e deportazione, Fondazione Centro di documentazione ebraica Contemporanea, 2004)


"Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario".

Primo Levi

 

(fonti e immagini: Fondazione per il Memoriale della Shoah, binario21.it, memorialeshoah.it)

Rosy Merola


Autore
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