Modena: dinamite, architettura e natura nella mostra della Civica
Cultura e Spettacolo Emilia Romagna

Modena: dinamite, architettura e natura nella mostra della Civica

giovedì 4 dicembre, 2014

MODENA, 4 DICEMBRE 2014 - Per la prima volta in Italia, un’ampia ricognizione fotografica compiuta da Robert Pettena sui siti Sipe Nobel di Spilamberto e del territorio nazionale. Si intitola “Robert Pettena. Noble Explosion” la mostra che sabato 6 dicembre alle 18 la Galleria civica di Modena inaugura alla Palazzina dei Giardini Ducali in corso Canalgrande. L’esposizione a cura di Marco Pierini, direttore della Civica, è coprodotta con la Fondazione Cassa di risparmio di Modena, con il patrocinio del Comune di Spilamberto. [MORE]

In mostra una selezione di circa 50 foto e una documentazione di varia natura (foto, disegni, materiale d’archivio) sui siti Sipe Nobel nel territorio italiano, con un approfondimento su quello di Spilamberto. Robert Pettena, nato a Pembury (UK) nel 1970, vive e lavora a Firenze. Insegna fotografia all’Accademia di Belle Arti di Carrara. La sua ricerca artistica si basa sulla relazione tra gli opposti: archeologia industriale e natura, borghesia e valori anarchici, essere umano e oggetto artificiale. I linguaggi prediletti sono la fotografia, l’installazione e il video. Ha esposto in numerose mostre personali e collettive, in Italia e nel mondo.

Il lavoro fotografico di Pettena in mostra alla Palazzina mette in risalto il valore compositivo delle architetture industriali di fine Ottocento e primo Novecento e le loro caratteristiche d’integrazione sul territorio, spesso ottenuta mediante una sorta di camouflage con la vegetazione, soprattutto allo scopo di evitare i bombardamenti aerei. “L’occhio dell’artista – scrive Marco Pierini nel testo in catalogo – osserva quasi clandestinamente l’aspetto odierno delle fabbriche e se indugia sullo stato d’abbandono delle costruzioni non è con l’intento di andare alla riscoperta di un anacronistico gusto per la rovina, ma per segnalare l’eccezionalità di luoghi (spesso ancora in attesa di essere bonificati) dove il tempo appare sospeso e la vita – non fosse per la vegetazione che riconquista il proprio spazio – assente”.

Alfred Nobel, noto come l’ideatore dell’omonimo premio, fu anche e soprattutto l’inventore della dinamite, collega e amico di Ascanio Sobrero, il chimico torinese che sintetizzò la nitroglicerina. Nei primi anni Settanta dell’Ottocento, dopo aver incontrato varie difficoltà in molti Paesi del nord Europa, Nobel giunse in Italia per installare i suoi impianti di produzione di esplosivi. Più tardi la sua società “Dynamite Nobel” stabilì una fruttuosa joint venture con la Società italiana prodotti esplodenti, dando vita alla Sipe Nobel Spa.

La dinamite, brevettata da Nobel nel 1867, fu largamente utilizzata per l’estrazione mineraria, nelle cave, nel settore delle costruzioni e delle demolizioni; dette impulso allo sviluppo delle ferrovie, in particolare nelle zone alpine, facilitando lo scavo dei tunnel. La crescita della domanda di esplosivi fece proliferare l’industria collegata. La fabbrica Dynamite Nobel di Avigliana (Torino) iniziò la sua attività nel 1879. A partire dal 1891 ha iniziato a produrre a Forte dei Marmi polveri senza fumo per la Marina, poi nel 1901 a Spilamberto in provincia di Modena e, successivamente, nel 1903 a Cengio, al confine tra Piemonte e Liguria dove realizzava Tnt per l’esercito italiano. Negli anni della prima guerra mondiale le fabbriche della Sipe Nobel sfornavano decine di tonnellate al giorno di polveri esplosive e munizioni. Da questi elementi ha inizio un’avvincente indagine sulla storia e sui paradossi di una delle figure più complesse del secondo Ottocento: inventore, imprenditore e filantropo.

La mostra sarà accompagnata da un catalogo bilingue che presenta testi critici di Angelo Bianco, Sandro Fuzzi, Francesco Galluzzi, Lorenza Pignatti, Angela Paine, Marco Pierini e Pier Luigi Tazzi. La mostra sarà visitabile gratuitamente fino al 1 marzo 2015 da mercoledì a venerdì dalle 10.30 alle 13 e dalle 15 alle 18; sabato, domenica e festivi dalle 10.30 alle 19; lunedì e martedì chiuso. Nel periodo delle festività lunedì 8 dicembre e venerdì 26 dicembre apertura festiva con orario continuato dalle 10.30 alle 19; giovedì 25 dicembre e giovedì 1 gennaio apertura solo pomeridiana dalle 15 alle 19.

(fonte: Comune di Modena)


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