"Mods" tra i Living Lab a SMAU-Bari 2014
Scienza & Tecnologia Puglia

"Mods" tra i Living Lab a SMAU-Bari 2014

lunedì 17 febbraio, 2014

BARI – 13 Febbraio 2014 Il Living Lab MODS è stato presentato dal dott. Erminio Riezzo nell’ambito dell’evento SMAU-Bari 2014 durante il seminario dedicato interamente ai Living Lab dal sapore tutto pugliese.[MORE]

L’incontro, ripreso in diretta streaming sul portale di TRIWU', ha visto protagonista la Puglia dell’innovazione. L’esperienza dei Living Lab, nata in Europa, sta crescendo in Puglia come uno dei fattori più interessanti nella produzione e gestione dell’ innovazione. In questo senso c’è - un’intelligenza locale e regionale da considerare come modello da estendere e da seguire – ha detto Pedrocchi, giornalista conduttore della trasmissione.

Dopo alcune riflessioni introduttive sull’esperienza e sui dati della partecipazione da parte di imprese, soggetti rappresentanti dell’utenza e del mondo della ricerca fornite dal responsabile del progetto Gaetano Grasso di Innova Puglia, il seminario è andato avanti con la presentazione dei 5 “case history” di Living Lab pugliesi tra cui MODS: piattaforma di cooperazione per l’interscambio dei dati territoriali, realizzata in collaborazione con la Protezione Civile per individuare e valutare gradi di rischio e situazioni di criticità.

L’incontro è stato un’occasione di scambio di idee e stimoli verso scelte “intelligenti” che possano migliorare la qualità di vita della popolazione pugliese e non.

A conclusione del seminario, l’intervento del dott. Di Noia, reparto di Cardiologia d'urgenza dell'Ospedale Policlinico di Bari, ha posto l’attenzione sulla possibilità di monitorare i pazienti per intervenire attraverso la “tele cardiologia” nelle aree carenti coprendo nella maniera più ottimale possibile l’emergenza ospedaliera. Da questo punto di vista, molti sono i contatti con il progetto MODS e a sottolineare questa volta la “knowledge integration” del Living Lab MODS è stato il dott. Vito Felice Uricchio del CNR-IRSA di Bari: “Mettere insieme mondi totalmente diversi in apparenza, come l’agricoltura, la protezione civile, la sanità etc, è una sfida verso la condivisione di basi di conoscenza comune che consentano di moltiplicare il campo di applicazione" – conclude poi - "poter cooperare e co-progettare come all’interno dei Living Lab è una possibilità di crescita per tutti noi".

C’è bisogno quindi di investire risorse e ricerca sulle nuove tecnologie per agevolare la gente, già messa a dura prova dalla crisi economica che sta attraversando il nostro paese. Da questo punto di vista i Living Lab potrebbero dare il via ad un processo di innovazione low cost, tramite il quale puntare su un futuro migliore: è il caso del Living Lab MODS, trampolino di lancio per la valutazione delle situazioni di rischio ed emergenza in concomitanza con la Protezione Civile.

Ricordiamo, per concludere, che il progetto MODS ad oggi ha già prodotto risultati concreti tra cui l'infittimento della rete di punti di monitoraggio strumentale dando seguito ad una esigenza già sentita a livello Regionale sull'interscambio reciproco e sull'armonizzazione dei dati territoriali. Tali misure sono aderenti alle linee guida europee INSPIRE sullo scambio reciproco dei dati territoriali tra enti.

 

Roberta Lamaddalena


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