Obama in Kenya: "L'Africa corre, è in crescita, sono fiero di voi"
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Obama in Kenya: "L'Africa corre, è in crescita, sono fiero di voi"

sabato 25 luglio, 2015

NAIROBI, 25 LUGLIO 2015 - "L'Africa è in movimento, corre: la povertà diminuisce, i redditi salgono e la classe media è in crescita". Lo ha detto Barack Obama ad un platea di imprenditori a Nairobi, secondo quanto riporta la Bbc. Oggi il presidente Usa visiterà il memoriale dell'attentato all'ambasciata Usa del 1998 e avrà un colloquio con il presidente Kenyatta sulla sicurezza. Il Kenya ha "fatto progressi incredibili" negli ultimi dieci anni, "sono fiero di voi", ha aggiunto. "Quando sono stato a Nairobi dieci anni fa, era una città diversa", ha sottolineato il presidente americano aggiungendo "ci aspettiamo grandi cose da voi". [MORE]

E per raggiungere questo obiettivo "gli Stati Uniti devono essere presenti, per promuovere i valori cui crediamo", spiega Obama. Mentre sullo sfondo resta il viaggio nella terra degli avi, l'inquilino della Casa Bianca insiste nel presentare la visita - con una tappa anche in Etiopia - come un'opportunità e un'apertura cruciale per gli Stati Uniti, nel tentativo di 'recuperare' in un territorio che ha attratto poco l'attenzione americana e dove la Cina è già arrivata. 

A partire dai rapporti commerciali, obiettivo che fa della visita una 'missione', data anche la folta delegazione al seguito che, mentre il presidente parlerà alla platea del Global Entrepreneurship Summit e incontrerà il presidente Uhuru Kenyatta, avrà il compito di centrare l'obiettivo di Washington, ovvero siglare accordi che facilitino investimenti in Kenya per le società americane. La Cina lo ha già fatto: il corteo presidenziale che nelle prossime ore attraverserà la capitale keniana viaggerà lungo strade costruite dai cinesi, così come lo sono molti degli edifici in cui nei prossimi giorni la delegazione americana terrà riunioni e contatti, compresa la sede dell'Unione Africana.


Potenziare i rapporti commerciali come elemento chiave anche nella lotta al terrorismo, secondo Obama. "Credo che quando la gente vede opportunità, se ha un senso di controllo sul suo destino, allora è meno vulnerabile rispetto alla propaganda e alle ideologie distorte". E' una visita questa in cui il 'capitolo sicurezza' ha richiesto senz'altro impegni ulteriori per l'intelligence e per le forze sul terreno. L'allarme è stato anche evocato da una 'fuga di notizie' sui dettagli del piano di viaggio del presidente, dopo che sono stati pubblicati gli orari di arrivo e partenza a Nairobi dell'Air Force One.

Una parte della capitale del Kenya, colpita negli ultimi anni da numerosi attacchi degli islamisti somali Shebab, è stata completamente bloccata per l'arrivo di Obama. L'ambasciata americana a Nairobi ha stimato che lo stesso Global Entrepreneurship Summit sarebbe potuto essere "un obiettivo ei terroristi". Ma il presidente del Kenya, Uhuru Kenyatta, ha provato a minimizzare ed ha spiegato che l'organizzazione della conferenza mostra un altro volto dell'Africa, diverso da quello solitamente descritto dai media: "Questo discorso sulla disperazione africana è falso, e in effetti, non è mai stato vero", ha detto. "Dite invece che l'Africa è aperta e pronta per il business", ha aggiunto, rivolgendosi alla platea.


Obama è alla sua quarta visita nel continente africano, la prima in Kenya ed Etiopia da quando si insediò alla presidenza nel 2009. Nel suo viaggio il presidente Usa è accompagnato dai consiglieri per la sicurezza nazionale Susan Rice e Ben Rhodes e da circa una ventina di senatori e deputati Usa. Dalla visita in Kenya si attende un rilancio delle relazioni bilaterali tra Washington e Nairobi, dopo che la Casa Bianca, nel 2013, si oppose alla candidatura di Kenyatta alla presidenza, a causa delle accuse che erano state presentate contro di lui davanti al Tribunale penale internazionale per le violenze che seguirono alle elezioni presidenziali del 2007. Accuse poi archiviate lo scorso dicembre. Domenica, Obama terrà un discorso pubblico nel quale, secondo le anticipazioni, si concentrerà sul suo rapporto personale con il Paese di origine di suo padre.

In serata, poi, il presidente Usa volerà ad Addis Abeba, dove per lunedì è in programma un incontro con il primo ministro Hailemariam Desalegn. Prima del suo ritorno negli Stati Uniti, Obama parteciperà a un evento pubblico con rappresentanti della società civile etiope e visiterà il quartier generale dell'Unione africana ad Addis Abeba.


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