Omicidio Mangiapelo: la corte d'appello riduce la condanna del fidanzato di Federica
Cronaca Lazio

Omicidio Mangiapelo: la corte d'appello riduce la condanna del fidanzato di Federica

martedì 27 settembre, 2016

ROMA, 27 SETTEMBRE 2016 – Sono delusi ed amareggiati dall’esito del processo d’appello i genitori di Federica Mangiapelo, la sedicenne morta la notte di Halloween 2012 sulle rive del Lago di Bracciano. Il decesso di Federica era stato inizialmente classificato come morte naturale e si è poi trasformato in omicidio dopo una più attenta analisi. Unico accusato: il fidanzato della giovane, condannato in primo grado a diciotto anni di reclusione, sentenza ridotta dai giudici in appello.[MORE]

“Quattordici anni non sono niente per quello che è accaduto a Federica” hanno dichiarato nel corso di un’intervista al quotidiano La Repubblica, riferendosi alla decisione dei giudici di ridurre di quattro anni l’iniziale condanna. “Con questa sentenza ci hanno rimesso tutte le donne che lottano contro la violenza e gli abusi. Il fatto che siano state riconosciute delle attenuanti generiche all’assassino di Federica e che le aggravanti contestate in primo grado siano state annullate, ci lascia sgomenti. Nostra figlia è stata annegata per mano dell’ex fidanzato a sedici anni senza che quest’ultimo abbia avuto scrupoli. Fino a quando ci saranno pene e condanne ridotte, i femminicidi purtroppo continueranno a verificarsi, come è successo a Federica”.

“Oggi hanno perso tutte le donne vittime di violenza. La storia di Federica dovrebbe servire per evitare che ci siano altri omicidi da amori malati. Ma questo tipo di sentenze così miti non fanno di certo da deterrente” hanno concluso i genitori della giovane.

(foto www.tgcom24.mediaset.it)

Elisa Lepone


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