Referendum costituzionale, è polemica sulla data: il 27 novembre o il 4 dicembre
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Referendum costituzionale, è polemica sulla data: il 27 novembre o il 4 dicembre

lunedì 26 settembre, 2016

ROMA, 26 SETTEMBRE – Ricadrà sul 27 novembre o sul 4 dicembre la scelta della data in cui si svolgerà il referendum costituzionale per approvare o respingere la riforma costituzionale, già approvata in seconda lettura da Camera e Senato. La decisione dovrebbe essere presa oggi pomeriggio in una riunione del Consiglio dei Ministri convocata ad hoc ma tra le opposizioni -in particolare Forza Italia, Sinistra italiana e Movimento 5 stelle- non consultate dal governo, è già polemica.[MORE]


Perché la data del referendum dovrebbe essere così determinante? 
La preoccupazione dell’opposizione quanto del governo è dovuta al fatto che l’approvazione o meno della riforma costituisce uno ‘’snodo determinante’’ della situazione politica attuale. Nonostante il Premier abbia cercato recentemente di spersonalizzare il referendum, questo rimane in ogni caso un banco di prova della governance renziana, come afferma il ministro dello Sviluppo Carlo Calenda: "Ancor più della manovra, il nostro appuntamento cruciale è il referendum" perché l'Italia ha bisogno "di una governance forte.’’


Non è dello stesso avviso il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, che dal G7 dei Trasporti in Giappone, sottolinea: "Non è un referendum sul governo". Ma il referendum è uno strumento di democrazia diretta, espressione della volontà dei cittadini e l’oggetto in questione è una manovra proposta dal Governo, che per la prima volta riceve un feedback da parte degli elettori.


Ecco quindi perché lo svolgersi della consultazione il 4, piuttosto che il 27, intimorisce le opposizioni le quali hanno costruito campagne di smontaggio del Governo proprio sul fatto che non ha avuto la legittimazione popolare. Il 4 dicembre, a ridosso della festa dell’Immacolata, i sostenitori del Sì avrebbero il vantaggio di dare tempo alla Camera per approvare in prima lettura la legge di stabilità, nonché più giorni per promuovere la campagna del Sì.

 


Maria Azzarello

 

fonte immagine:pillolericostituenti.org
 


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