Renzi: "L'Europa volta pagina"
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Renzi: "L'Europa volta pagina"

mercoledì 22 ottobre, 2014

ROMA, 22 OTTOBRE 2014 - Il Presidente Barroso conclude il suo mandato europeo (al suo posto arriva Jean-Claude Juncker) e questa diventa l'occasione per Renzi per fare il punto della situazione sulle strategie per la crescita economica.

Si parte da "un piano di investimenti da 300 miliardi di euro, primo segno di attenzione della nostra realtà istituzionale europea non solo al rigore e all’austerità ma anche alla crescita" (fonte Ansa) spiega il premier italiano, allontanando per un attimo lo spettro di un'Europa che serve solo a bocciare e a ordinare il rigore ai Paesi più deboli.[MORE]

Europa "cenerentola dello sviluppo"

Il rifiuto di Hollande di applicare in Francia quelle misure di rigore troppo austere firmate in sede di discussione ha riaperto il dibattito negli altri Paesi europei. Lo stesso Fondo Monetario Internazionale sarebbe ora disposto a fare qualche concessione, in linea con la nuova strategia della Banca Centrale per aumentare il potere di acquisto dei cittadini europei. La stessa comunità internazionale del G20 (che si riunirà in Australia) avrebbe messo come punto all'ordine del giorno la crescita dei cosiddetti Paesi Occidentali.

Di questi, l'Unione Europea resta oggi l'ente con gli equilibri economici più fragili, pur mantenendo l'unione monetaria. Quali sono, a oggi, i rapporti tra l'Italia e gli altri Stati membri dell'Unione Europea? Renzi sottolinea questo aspetto chiedendo maggiore maturità alle testate giornalistiche: se è vero che l'Europa ha di per sé bocciato alcune ipotesi sulla Legge di Stabilità per l'assenza di coperture, quelli dell'Unione Europea, più che bocciature sono "consigli" per Renzi, che auspica una proficua collaborazione se non verrà presa ogni parola come una minaccia.

La questione economica in agenda a Bruxelles

L'economia resta il fulcro delle discussioni a Bruxelles. Ora che il nuovo presidente Juncker ha preso posto al Consiglio Europeo, diverse le posizioni da vagliare: quella della Germania, preoccupata per quello che Renzi ha definito "Il cambio di rotta" (fonte Ansa); quella dei Paesi che sentono di più il distacco dei propri cittadini verso la politica europea (Italia, Francia, Regno Unito) e la crisi ucraina, che continua a essere una situazione opprimente per l'Europa, soprattutto ora che l'inverno sta arrivando.

(Foto blogspot.com)

Annarita Faggioni


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