Terremoto, Cdm estende stato di emergenza e stanzia 40 milioni. Errani: "Ricostruiremo tutto"
Cronaca Marche

Terremoto, Cdm estende stato di emergenza e stanzia 40 milioni. Errani: "Ricostruiremo tutto"

giovedì 27 ottobre, 2016

ROMA, 27 OTTOBRE - Secondo quanto appreso, il Consiglio dei Ministri ha esteso lo stato di emergenza per il nuovo terremoto e ha stanziato con un decreto 40 milioni di euro. Vasco Errani, commissario alla ricostruzione, al termine di un incontro a Visso con il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio e il sindaco Giuliano Pazzaglini, ha reso noto: "Confermo l'impegno del Governo: ricostruiremo tutto, compresi i nuovi danni prodotti da queste ultime scosse. I cittadini sappiano che non sono soli e avranno lo Stato a sostegno della ricostruzione intera, per quanto riguarda le case, gli edifici pubblici ed il patrimonio artistico".

"Il nostro primo obiettivo oggi, è di fare piena assistenza alle persone e alla popolazione", ha proseguito Errani e ha sottolineato: "La prima scelta è di assistere le persone negli alberghi o con un contributo di autonoma sistemazione perché vogliamo evitare che le persone dormano in macchina questa notte".

Si attende l'arrivo del Premier Matteo Renzi nelle zone colpite dal sisma. Secondo quanto asserito dal commissario alla ricostruzione, il presidente del Consiglio arriverà "tra poche ore". "Il governo risponderà pienamente", aggiunge, e da parte di tutti "c'è biogno di collaborazione e di senso della comunità".[MORE]

È di un uomo morto di infarto e un bambino gravemente ferito Il bilancio provvisorio delle due scosse di ieri sera, rispettivamente di magnitudo 5.4 e 5.9 che hanno colpito le Marche. Stando ad una prima sommaria stima dei danni, a Visso "i due terzi del patrimonio immobiliare è inagibile", ha detto il primo cittadino della città.

La terra continua a tremare, "soltanto le scosse registrate a partire dalle 2 del mattino sono state 105 e complessivamente sono state più di 30 le scosse di magnitudo pari o superiore a 3,0", ha detto il sismologo Alessandro Amato, dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). "Nel frattempo - ha proseguito Amato - sono al lavoro anche i satelliti per rilevare immagini che, come è accaduto nel terremoto del 24 agosto, aiuteranno a capire se ci sono stati movimenti del suolo".

Ci sarebbe un legame antico e profondo tra Roma e i terremoti nella Val Nerina e sui Sibillini. "Un legame - ha riferito all'Agi Mario Tozzi, geologo dell'Igag-Cnr - che gli antichi romani conoscevano molto bene tanto che erano soliti piantare delle lance in terra nella Regia Palatina, nel Foro. Se le lance vibravano, sapevano che c'era stato un terremoto sulle montagne".

 

Luigi Cacciatori

Immagine da ingv.it


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