Terremoto: colpita Amatrice, turisti e residenti sotto choc
Cronaca Lazio

Terremoto: colpita Amatrice, turisti e residenti sotto choc

mercoledì 24 agosto, 2016

RIETI, 24 AGOSTO - Il belpaese in ginocchio ancora una volta: un terremoto di magnitudo 6,0 ha interessato stamani l'area fra Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo, provocando almeno trentotto vittime e diversi feriti.[MORE]

La prima scossa, violentissima, è stata avvertita alle 3.36; l'epicentro è nei pressi di Accumoli, provincia di Rieti, Lazio, a quattro chilometri di profondità. Amatrice e Norcia sono paesi limitrofi, egualmente distanti da Accumoli, devastata dal cataclisma. E proprio nella vicina Amatrice, cittadina di 2.600 abitanti nota per il sugo all’amatriciana, si registrerebbero i danni più gravi.

“Sul corso di Amatrice ha retto solo il campanile, spero sia un segno di buon auspicio”, ha detto il sindaco Sergio Pirozzi riferendosi allo stato del borgo reatino colpito dal terremoto. Il paese è spaccato: gli edifici più vecchi situati nel centro storico sono crollati tutti, mentre la parte nuova ha retto. “Amatrice è distrutta, è crollato anche l'albergo Roma che ieri era pieno di turisti perché c'era festa ad Amatrice.

Ballava tutto, si sono aperte le pareti, è crollato il pavimento. La mia vicina di casa siamo andati a riprenderla al piano di sotto”, racconta una ragazza. Amatrice, come ogni estate, era infatti colma di turisti accorsi anche per partecipare alla cinquantesima edizione della sagra degli spaghetti all’amatriciana. L’evento si sarebbe dovuto tenere nelle giornate del ventisette e ventotto agosto.

Ma in estate la popolazione si raddoppia anche perché Amatrice è da sempre stata una delle mete turistiche laziali preferite dai romani, molti dei quali hanno nel borgo nei pressi di Rieti la seconda casa. “È stato un incubo. Ci siamo svegliati alle 3.35 con i mobili che crollavano e i muri che si muovevano di un metro. Siamo riusciti a uscire dalle case in fretta e furia, alcuni sono ancora in mutande qui in strada. Abbiamo acceso un fuoco in piazza e siamo andati a tirare fuori gli anziani dalle abitazioni.

Sto provando a contattare mia madre a Nommisci, una frazione qui vicino, ma il telefonino non funziona”, dice ancora impaurito un uomo che si trovava a Configno, frazione di Amatrice, quando si è verificato il terremoto. Ma tra tutte le macerie che invadono i vicoli di questa cittadina tra versante adriatico e tirrenico, si erge ancora l’antico campanile della Torre Civica, risalente al XIII secolo. Nelle parole del sindaco di Amatrice la speranza che ciò assurga a simbolo di rinascita, non morte.

 

Luna Isabella

(foto da leganorder.org)


Autore
https://www.infooggi.it - Il Diritto Di Sapere

Entra nel nostro Canale Telegram!

Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!

Esplora la categoria
Cronaca.