"Togliete i libri alle donne e torneranno a far figli", così un articolo di Libero
Cronaca Lombardia

"Togliete i libri alle donne e torneranno a far figli", così un articolo di Libero

mercoledì 30 novembre, 2011

MILANO, 30 NOVEMBRE 2011- Se si sta pensando ad una bufala, non è così. Questo è il titolo di un articolo del giornalista Camillo Langone, pubblicato oggi sul quotidiano Libero. Si legge,"Il genitore è il lavoro che gli italiani non vogliono più fare. Ma più le culle resteranno vuote e più barconi di immigrati arriveranno". [MORE]

Continua il giornalista, "Ebbene, gli studi più recenti denunciano lo stretto legame tra scolarizzazione femminile e declino demografico. La Harvard Kennedy School of Government ha messo nero su bianco che le donne con più educazione e più competenze sono più facilmente nubili rispetto a donne che non dispongono di quella educazione e di quelle competenze. E il ministro conservatore inglese David Willetts, ha avuto il coraggio di far notare che più istruzione superiore femminile si traduce in meno famiglie e meno figli. Il vero fattore fertilizzante è, quindi, la bassa scolarizzazione".

Ciliegina sulla torta, la chiosa del suddetto articolo, la ricetta che Camillo Langone suggerisce per aumentare il tasso di natalità, "Se vogliamo riaprire qualche reparto maternità bisognerà risolversi a chiudere qualche facoltà. Così dicono i numeri: non prendetevela con me". 

Come si può immaginare, questo articolo sta facendo molto parlare di sé, soprattutto sul web (ormai sta diventando una consuetudine), sollevando non poche polemiche e irritazione. Su Facebook, l'immagine dell'articolo rimbalza da un profilo ad un altro, con connessi commenti. Giusto per riportarne qualcuno (tralasciando quelli più infervorati): Un utente scrive, "scherzate vero??". Sulla stessa lunghezza d'onda chi scrive, "IL PRIMO D'APRILE?????? RIDICOLI...." Un altro aggiunge, "Benvenuti nel medioevo, a quando la santa inquisizione?". Chi sarcasticamente commenta, "Pubblicità Progresso".

E poi, "I libri che tolgono alle donne spero li diano ai redattori di Libero". Un altro sostiene, "Togliete la penna a certa gente che scrive solo cavolate!!!!!!!!!!! "Ma..sono legali questi articoli in Italia? Ma in che medioevo siamo finiti..E' tutto sbagliato, tutto, la dialettica spiccia, i ragionamenti, ma che gap generazionale e anticulturale stiamo vivendo". Aggiunge un altro, "Alle volte alla libertà di opinione dovrebbero metere un freno!!!".Chi ci va giù pesante, "Peccato non abbiano dato un bel libro a sua mamma ai tempi del suo concepimento..."

"Virginia Woolf, nel lontano 1928, per spiegarsi il silenzio, l’assenza, la voce flebile delle donne nella letteratura, inventò un personaggio, Judith, la sorella di Shakespeare: in teoria avrebbe avuto lo stesso talento del fratello, ma non sapeva né leggere né scrivere, scappò di casa, fu sedotta, rimase incinta e non lasciò traccia di sé. Le nostre Judith del ventunesimo secolo sanno leggere e scrivere (di frequente assai bene), se ne hanno la possibilità escono di casa con la benedizione di papà e mamma, spesso sanno anche come non rimanere incinte, ma non contano altrettanto quando hanno lo stesso talento del fratello. E’ per questo che «Se non ora quando» ha ancora per dirla con Monti - tanti compiti da fare per la democrazia italiana", scrive una ragazza.

Un'altra donna indignata scrive, "Radiateli dall'albo questa gente senza cervello....ci vorrebbero tutte al bunga bunga o con grembiulino e mute....donne senza cervello ne opinioni ecc...vergognosi....". "Ma dài! E poi? Dobbiamo tenere i capelli obbligatoriamente lunghi ed a coda di cavallo per essere trascinate in una caverna? Ma per favoreeeeee......".

E ancora, "Poi dicono che l'italia è un popoli di ignoranti... e hanno anche la conferma! Ma come si può dire di togliere i libri quando fra poco ci toglieranno anche la voglia di vivere... le famiglie partono pervenute in quanto mancano soldi e come si da a campare un figlio ? Con l'aria ? ah gia con le parole". Chi scrive suggerimenti concreti,  "CI VOGLIONO GLI SGRAVI FISCALI ALLA FAMIGLIE!".

In un altro post, c'è chi saggiamente suggerisce, "FINIAMOLA di commentare un articolo che si commenta già da solo...l'arma migliore in questi casi è l'INDIFFERENZA!!".

A volte davvero è meglio, "Non ragioniam di lor, ma guarda e passa", sperando che, dopo aver consigliato alle donne di non leggere, non si passi pure agli uomini perchè, un popolo pensante, in effetti fa più paura. Per quanto riguarda le donne, rifacendomi ad una poesia di James Oppenheim, Bread and Roses (che è anche un film del 2000 diretto da Ken Loach): We want bread, but we want roses too!”. Vogliamo il pane, ma anche le rose. Oltre a voler lavorare, per poter assicurare un futuro migliore ai nostri figli, desideremmo essere trattate con gentilezza, riguardo e rispetto.

"Pane e Rose! Pane e Rose!"
Mentre marciamo, marciamo
Noi combattiamo anche per gli uomini
Perchè anche loro son figli di donne,
E noi per loro madri ancora,
Le nostre vite non dovranno esser sudate
Dalla nascita fino alla fine;
I cuori han fame così come i corpi:
Dateci pane, ma dateci anche rose!
[...] Mentre marciamo, marciamo
Portiamo giorni migliori.
Poichè la rinascita delle donne
Significa la rinascita dell'umanità".

(James Oppenheim)

 

Rosy Merola

 


Autore
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