Tra le righe- riflessioni sul Festival: perché l'editoria in biblioteca?
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Tra le righe- riflessioni sul Festival: perché l'editoria in biblioteca?

sabato 23 febbraio, 2013

CINISELLO BALSAMO (MI), 23 FEBBRAIO 2013 – Il Festival Tra le righe solleva una serie di interrogativi e domande sul mondo dell’editoria e sul suo rapporto con le biblioteche. Il primo quesito che balza alla mente è quale rapporto sussista tra editoria e biblioteche, due universi percepiti come paralleli e incompatibili.
Gli organizzatori del Festival tengono, però, a sottolineare che questa contrapposizione derivi da un pregiudizio non supportato dai dati. Il direttore del CSBNO, Gianni Stefanini, ha infatti ribadito ieri, durante l’inaugurazione, che una ricerca Ipsos ha confermato la maggiore disponibilità all’acquisto da parte dei fruitori delle biblioteche, dimostrando che il rapporto tra editoria e biblioteche si debba basare sulla collaborazione, a maggior ragione per la piccola e media editoria: “la biblioteca gioca un ruolo fondamentale: spesso estromessi dalle logiche dei grandi numeri del mercato, i piccoli editori ritrovano in biblioteca quella visibilità che la filiera commerciale del libro non consente; anche questo aspetto è una differenza del festival Tra le Righe dai mille festival e fiere presenti in Italia”.[MORE]

Altra ovvia riflessione riguarda la realtà editoriale italiana, che evidenzia sempre più la tendenza a concentrarsi su uno scarso numero di titoli, pubblicati da un ristretto numero di case editrici e focalizzati su alcuni temi. Basti pensare che nel corso di un anno sono solo 170-180 i titoli che riescono a vendere ventimila copie. I problemi che le case editrici si trovano ad affrontare sono legati sia alla sovrapproduzione di testi nuovi e attuali, che comporta un’eccessiva giacenza di libri e quindi la necessità di gestire questa abbondanza, sia al tempo di permanenza delle opere nelle librerie, tempo che si riduce sempre più, salvo per le firme e le case editrici di prestigio, provocando l’uscita dagli scaffali delle librerie di circa 40000 titoli all’anno.

La speranza è che questa manifestazione possa puntare i riflettori sui problemi e sulle eccellenze di questa editoria, composta da numerose e variegate realtà. Questa mattina, però, alcuni editori presenti lamentavano la scarsa affluenza di persone interessate e, quindi, la quasi totale assenza di vendita. L’offerta proposta da questi editori è molto vasta e sarebbe impossibile citare tutti i partecipanti. Ad esempio Dielle Editore spicca per la particolarità e settorialità della proposta dal momento che pubblica una collana di monografie dedicate agli imperatori romani di cui si ripercorre la biografia attraverso le monete, Ibis Edizioni, invece, pubblica opere inedite scritte da autori classici, narrativa del sud del mondo, saggistica, la casa editrice Meravigli si focalizza esclusivamente su opere dedicate al capoluogo meneghino; troviamo poi case editrici specializzate nella letteratura per l’infanzia, come Edizioni Astragalo, nel settore della storia, come Edizioni Saecula, oppure dal respiro internazionale, come Faligi Editore, che promuove opere di scrittori europei che parlano 23 lingue diverse. L'invito è quello di scoprire e leggere anche queste proposte.

Cristina Rendina


Autore
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