Turchia, chiuso l'accesso anche a Youtube
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Turchia, chiuso l'accesso anche a Youtube

giovedì 27 marzo, 2014

 ISTANBUL, 27 MARZO 2014 – A meno di una settimana dal caso Twitter, che ha scosso l'opinione pubblica turca e internazionale, il governo di Ankara ha ordinato la chiusura anche del sito Youtube, a seguito della diffusione di registrazioni di alcuni incontri chiave tenuti dal governo, pubblicati e condivisi sul sito. Sin dallo scorso gennaio, in realtà, la pubblicazione sui social network di registrazioni contenenti intercettazioni, relative a scandali di corruzione e affini, ha spopolato tra gli utenti turchi, ed è diventata prassi quotidiana.

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La decisione di chiudere il sito è stata presa dal TIB, l'autorità delle comunicazioni che negli ultimi mesi è stata investita di maggiori poteri proprio nei riguardi di gestione e censura dei siti internet, a seguito di una legge che ha preoccupato, tra gli altri, Unione Europea e Casa Bianca. L'operazione è stata definita dal TIB come “misura precauzionale”, ed è stata effettuata senza alcun ordine giudiziale. «A seguito di analisi tecniche e considerazioni legali basate sulla legge n. 5651», si legge in una nota sul sito web della TIB, «sono state prese misure amministrative nei confronti del sito Youtube».

Il blocco era stato ampiamente anticipato dal primo ministro Erdogan, che nello scagliarsi contro internet e colpire Twitter, non aveva risparmiato parole di “biasimo” contro Youtube e Facebook. Senza dimenticare che, nel corso del mandato di Erdogan, il portale video più famoso al mondo ha già subito numerosi arresti o temporanee chiusure.

Foto: hurriyetdailynews.com

Dino Buonaiuto (corrispondente dalla Turchia)


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