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LONDRA (REGNO UNITO), 24 OTTOBRE 2014 - Cameron non ci sta alle nuove condizioni imposte dall'Unione Europea: a essere penalizzati non sarebbero solo i Paesi che non stanno rispettando i limiti imposti dall'Unione (come Francia e Italia), ma anche quelli che hanno resistito di più alla crisi economica e che sono, nonostante tutto, in crescita.
Accade così che la Gran Bretagna, che è riuscita a crescere più delle previsioni, è ora costretta a "investire di più" nella causa europea. Questo "più" si tradurrebbe in 2,1 miliardi di Euro, ben oltre la soglia preventivata.[MORE]
La reazione di Cameron
Il premier inglese Cameron ha dichiarato di non voler "investire" un solo centesimo in più rispetto a quanto preventivato negli accordi pregressi con l'Unione Europea. "Credo che abbia detto bene il primo ministro italiano, affermando che questo non è un calcolo, ma un’arma letale" (fonte Ansa) spiega Cameron, intervenendo sulla vicenda Italia-Ue, ovvero sulla lettera che Bruxelles ha mandato a Roma, invitandola ad aggiustare i conti.
Cameron ha così deciso di richiedere una riunione straordinaria dei ministri dell'economia dell'Unione, con al centro i criteri secondo i quali ogni Stato versa all'Unione parte del proprio Pil. "Quando ho visto le cifre mi sono subito consultato con i premier di Italia, Olanda, Malta e altri e abbiamo chiesto di convocare un vertice straordinario dei ministri delle Finanze, che è vitale abbia luogo" (fonte Ansa) spiega Cameron, che deve affrontare anche le perplessità dell'opinione pubblica inglese sull'Europa.
Infatti, il movimento politico avversario che chiede la scissione dall'Unione Europea attraverso il referendum è il primo avversario per il premier britannico, che ora viene accusato di non aver saputo fare gli interessi degli inglesi in sede internazionale. Cameron avrebbe solo due mesi di tempo per pagare i 2 miliardi e più richiesti, mentre per l'Italia l'extra-gettito in via di valutazione sarebbe di quasi 340 milioni di Euro.
(Foto thedrum.com)
Annarita Faggioni
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