Usa: Trump riceve la nomination repubblicana, ma non si esauriscono gli attacchi alla Clinton
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Usa: Trump riceve la nomination repubblicana, ma non si esauriscono gli attacchi alla Clinton

mercoledì 20 luglio, 2016

OHIO - Nella serata del 19 luglio, secondo giorno della convention repubblicana di Cleveland, Ohio, Donald Trump è stato formalmente nominato il candidato per la Casa Bianca del 2016. [MORE]

"E' un grande onere essere nominato per la candidatura repubblicana alla presidenza degli Usa. Lavorerò sodo e non vi deluderò mai". Così ha scritto il magnate su Twitter al termine della conta dei delegati alla convention del partito, ben 1725 rispetto ai 1237 necessari per la nomination.

L’unico politico intervenuto dal palco di Cleveland per proporre una visione sul futuro è stato il repubblicano Paul Ryan, speaker della Camera, massima carica istituzionale del partito, che ha lanciato un appello all'unità del Grand Old Party: “Uniamo ora il partito - ha affermato - perché la posta in gioco è il nostro futuro.

Noi abbiamo le idee migliori, per fare in modo che lo stato smetta di essere un distributore di regali e vantaggi, e torni a essere il protettore delle nostre libertà”. Lo speaker repubblicano alla Camera ha poi aggiunto: "La prossima volta che ci sarà il discorso sullo stato dell'Unione non so dove saranno Joe Biden e Barack Obama.

Ma troverete me lì, sullo scranno della Camera, col vicepresidente Mike Pence - attuale governatore dell'Indiana - e il presidente Donald Trump". Il discorso antecedente l’incoronazione del magnate newyorchese non è stato privo di attacchi a Hillary Clinton, ma pare sia terminato il lungo anno di scontri politici all’interno del partito repubblicano, unito dalla volontà di impedire all’ex segretario di Stato di tornare alla Casa Bianca.

L’intervento del governatore del New Jersey, Chris Christie, è stato emblematico in tal senso: è salito sul palco della convention e ha arringato la platea sollecitando e ottenendo cori da stadio quando ha chiesto, elencando una ad una le presunte responsabilità, se la Clinton fosse "colpevole o non colpevole". Dalla Libia alla Siria, dalla Russia a Cuba, dall’Iran alla Nigeria, Clinton è risultata sempre colpevole per voce della platea repubblicana che all'unisono avrebbe chiesto di chiuderla in prigione.

Luna Isabella

(foto da corrigedum.wordpress.com)


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