Vangelo del giorno. Martedì della settimana settimana di Pasqua
Parola e Fede Calabria

Vangelo del giorno. Martedì della settimana settimana di Pasqua

martedì 19 maggio, 2015

 Dalla prima lettura della liturgia del giorno
“Ed ecco, dunque, costretto dallo Spirito, io vado a Gerusalemme, senza sapere ciò che là mi accadrà”. [MORE]


È lo Spirito Santo che sta spingendo Paolo verso Gerusalemme. È stato sempre lo Spirito Santo a spingere Paolo per le vie della missione. Mai Paolo ha agito di sua spontanea volontà. Ha sempre seguito le indicazioni dello Spirito del Signore.
Ora lo Spirito di Dio lo spinge, lo tira, lo sta trascinando verso Gerusalemme.
Ma per fare cosa a Gerusalemme? Paolo non lo sa. Non sa né ciò che gli accadrà a Gerusalemme né ciò che succederà dopo. Paolo è tutto nelle mani dello Spirito del Signore e della sua volontà.Egli è tutto consegnato al suo Signore. A lui la responsabilità di obbedire sempre, sempre, sempre.
Ecco cosa dobbiamo fare noi: essere tutti nelle mani del Signore per lasciarci muovere dallo Spirito Santo in ogni cosa che facciamo.


Dal Vangelo secondo Giovanni
Così parlò Gesù. Poi, alzàti gli occhi al cielo, disse: «Padre, è venuta l’ora: glorifica il Figlio tuo perché il Figlio glorifichi te. Tu gli hai dato potere su ogni essere umano, perché egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato. Questa è la vita eterna: che conoscano te, l’unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo. Io ti ho glorificato sulla terra, compiendo l’opera che mi hai dato da fare. E ora, Padre, glorificami davanti a te con quella gloria che io avevo presso di te prima che il mondo fosse. Ho manifestato il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo. Erano tuoi e li hai dati a me, ed essi hanno osservato la tua parola. Ora essi sanno che tutte le cose che mi hai dato vengono da te, perché le parole che hai dato a me io le ho date a loro. Essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito da te e hanno creduto che tu mi hai mandato. Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che tu mi hai dato, perché sono tuoi. Tutte le cose mie sono tue, e le tue sono mie, e io sono glorificato in loro. Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a te.


Chi vuole vivere di vita eterna sulla terra, deve acquisire due conoscenze: quella di Dio Padre e quella di Gesù, colui che il Padre ha mandato come nostra sapienza, rivelazione, pace, carità, fede, speranza. Non vi è conoscenza del Padre se non in Cristo.


Possiamo ben dire, usando una immagine assai profana, che il Padre è il sole e Cristo Gesù la luce che si irradia nell’universo. Come senza luce il sole mai potrà essere conosciuto, così è il Padre. Oggi si parla del Dio unico che è dio uguale. Quanti vogliono proporre un Dio unico senza Cristo Signore, altro non fanno che costruire un idolo. Questo Dio non è il Dio vero. È invece un ammasso di pensieri umani ed anche in forte contraddizione. Infatti il Dio degli Ebrei non è il Dio dell’Islam e nessuno dei due è il Dio della Chiesa cattolica. Perché allora ingannarci gli uni gli altri? Perché non proclamare la verità del nostro Dio? Perché non gridare che senza Cristo Gesù non vi è conoscenza vera di Dio?


Non svendiamo Gesù, non svendiamo la nostra fede. Attestiamo e confessiamo al mondo che il nostro Dio è il Padre del Signore nostro Gesù Cristo e la salvezza è in lui, per lui e con lui. Amen.

Don Francesco Cristofaro
www.donfrancescocristofaro.it


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