1786…di qualsivoglia delitto Arte, memoria e diritti civili nel Museo Spazio Brizzolari di Scarperia e San Piero

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Un anno scolpito nella storia dei diritti civili diventa chiave di lettura artistica contemporanea. È il 1786, quando il Granduca Pietro Leopoldo sancì l’abolizione della pena di morte: un atto che rese il Granducato di Toscana il primo stato al mondo ad abolire tale pratica.
Da questa data prende avvio la mostra collettiva “1786…di qualsivoglia delitto”, che inaugura il 10 ottobre nello Spazio Brizzolari di Scarperia e San Piero (FI). Il progetto, promosso dall’Associazione Live Art con la presidenza di Barbara Paparusso, è curato dall’artista catanzarese Giampiero De Santis e diretto dal M° Marco Paoli.


In esposizione oltre 70 opere di pittura, scultura, fotografia che mettono in dialogo linguaggi, generazioni e provenienze diverse (dalla Calabria alla Toscana, passando per altre regioni italiane ed esperienze internazionali).


Un elenco fitto di artisti, dunque, e tra questi tanti catanzaresi e/o calabresi: Adani Giancarlo; As Modar; Badiani Gianluca; Bellini Tiziana; Botti Marco; Brittain Kim; Burgello Antonio; Campisano Giovandomenico; Caroleo Claudio; Critelli Rosalba; Cuomo Claudio; Dainelli Marco; Degan Emanuela; Dimov Emil Georgiev; Galardi Lapo; Iozzi Matteo; Madia Zaira; Mancuso Tea; Marotta Cristina; Marotta Dalila; Marotta Lucia; Mazzoleni Gino; Morelli Melina; Morolli Marta; Nacci Caterina; Nanci Annamaria; Nanni Apollonia; Napoli Ivana; Photoclub Mugello; Ricci Alessandro; Roncada Paola; Saulle Giovanni; Simone Pino; Sorbara Maria Teresa; Spinelli Vincenzo; Vigorito Federico


L’evento si configura come una piattaforma multidisciplinare: il giorno del vernissage, oltre alla presentazione e al brindisi inaugurale, si terrà la tavola rotonda “1786 Riflessioni” con docenti dell’Università Magna Graecia di Catanzaro (Proff. Alberto Scerbo, Tiziana Iaquinta, Teresa Iona, Francesco Ortuso) e la performance teatrale “Ultimo giorno di un condannato a morte”.


Completano l’esperienza la video-installazione del regista catanzarese Davide Cosco e le attività collaterali che proseguiranno tra ottobre e novembre, con focus teatrali e momenti di riflessione sul tema della giustizia e della dignità umana.
La mostra ospiterà inoltre la cerimonia di consegna del Premio “Calme per l’Arte” – Primo Premio Antonio Brizzolari, testimonianza del legame tra memorie locali e orizzonte universale dell’arte, offerto da una nota azienda catanzarese con sede anche in Toscana, che ha voluto essere partecipe nel ruolo di main sponsor ad un progetto che perfettamente sposa la sua visione di impresa e la sua mission.


 

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Scritto da Redazione

Giornalista di InfoOggi

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