Cultura e Spettacolo

Matera: Citta' d'arte più sicura d'Italia

MATERA, 4 APRILE 2014 - Quanto sono sicure le città italiane e soprattutto come sono percepite dai turisti stranieri che ogni giorno visitano e ammirano lo straordinario patrimonio artistico distribuito della nostra penisola?

Secondo i dati diffusi da Hrs, il portale specializzato in turismo e viaggi d'affari è la città di Matera, patrimonio dell’Unesco, che guida la classifica delle 10 città d’arte più sicure d’Italia. A premiare la città dei Sassi, gli antichi rioni in tufo, i turisti stranieri che l’hanno ritenuta, insieme a Siena e Verona, una città “sicura” lontana da una serie di paure tra cui quella di subire un borseggio, il traffico caotico, il non rispetto di chi va a piedi o in bicicletta.


Dall’analisi, condotta nei primi tre mesi del 2014 su un campione di turisti che ha visitato l’Italia nell’anno 2013, emerge che arte e bellezza non sono sufficienti per attrarre visitatori da tutto il mondo.
Non possono essere da sole le splendide piazze e i monumenti, il biglietto da visita per milioni di ospiti ma devono concatenarsi anche altre situazioni come il modo di presentarsi di una città.

E dunque il verde pubblico curato, monumenti non in degrado, la scarsa presenza di commercianti ambulanti e abusivi, la pulizia delle strade.[MORE]


Per questo motivo al quarto posto della classifica troviamo Venezia, subito dopo Firenze, Lecce, Palermo, Parma, Perugia e Pisa. Le grandi città chiudono la classifica: Napoli, Bologna, Roma, Milano e Torino.


Alla domanda “pensate di ritornare in Italia in base alla vostra esperienza di viaggio?”, il 10% degli intervistati ha dichiarato di non considerare plausibile un suo ritorno nel nostro Paese proprio a causa dei fattori che hanno influenzato la percezione di insicurezza. Una curiosità. Fra i 47 milioni di turisti che hanno visitato l’Italia nel 2013, particolarmente sensibili alla sicurezza si sono rivelati gli statunitensi e i francesi con una percentuale di risposta negativa alla domanda sul loro possibile ritorno in Italia pari rispettivamente al 17 e al 15%.
Anna Giammetta