Perfect Day con Benicio Del Toro, quanto è umana la commedia umanitaria
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Perfect Day con Benicio Del Toro, quanto è umana la commedia umanitaria

lunedì 28 dicembre, 2015

PERFECT DAY DI FERNANDO LEON DE ARANOA, LA RECENSIONE. Forte della simpatica banda di un cast ben assortito, la commedia sui tempi di guerra mantiene i giusti tempi delle battute e bandisce ogni inutile patetismo.

Da qualche parte nei Balcani, recita il prologo, o da qualche parte e basta: perché la guerra è guerra ovunque. Ma non è un film di soldati: qualche ignoto milite, un po’ ottuso e con poco humour, si mette di traverso, ma la storia, bella, è para-bellica, con protagonisti quattro operatori umanitari alle prese col grasso problema del sollevamento di un cadavere obeso da un pozzo, prima che l’acqua venga contaminata. Per trovare la corda, contano mine da scansare su impervi sentieri in salita, contrattano con rudi mercanti, si fanno largo tra i disastri della guerra, salvano un bambino e trovano persino il tempo di litigare, specie quando si aggiunge l’ex ragazza (Olga Kurylenko) del capogruppo (Benicio Del Toro). Missione compiuta? Resta da vedersi, ma certo è che questo squinternato gruppetto, animato da buoni propositi, non si fa venire la fifa blu di fronte a nulla. I problemi, a volte, li creano i caschi blu. [MORE]

CUOR DI LEON - Road movie delicato e ricco d’ironia, con equilibrata dose di battute Perfect Day batte le strade povere (della Bosnia?) per raccontare tutte le difficoltà, pratiche e burocratiche, di chi opera a favore delle popolazioni in sofferenza per le conseguenze dei conflitti armati. Nell’adattare il romanzo di Paula Farias Dejarse Llover, Fernando Leon de Aranoa associa all’impegno descrittivo (anziché documentaristico) una verve spiritosa (anziché farsesca), tratteggiando un insieme di situazioni leggere grazie al peso di una sceneggiatura misurata. Senza sensazionalismo tragico, si sfiorano le tragedie (l’impiccato è intravisto solo in secondo piano, fuori fuoco, dalla soglia di una porta), così come senza inopportuni sghignazzi si sorride di qualche disavventura (finalmente la corda! Ma è attaccata ad un cane feroce). L'action sarà discontinua, ma si sorride di cuore.

BALCANATE E AMERICANATE - Il difetto è forse di mancata ferocia: la storia del recupero di questo cadavere affondato – probabilmente da chi ha interesse a vendere l’acqua a caro prezzo – non affonda davvero il colpo nel muovere una critica incisiva, limitandosi al punto di vista, seccato ma infaticabile, di chi inevitabilmente si ritrova ad agire tra le pastoie procedurali: generalmente con generosità, spesso con intelligenza, di rado con tutti i mezzi necessari. Ecco, allora, che più o meno sensibili, i personaggi appaiono sì umani, ma a volte leggermente caricati: Tim Robbins, ad esempio, sarà pure divertente nella versione punk-yankee, ma è chiaramente modulato sullo stereotipo dell’americanaccio spiccio. La Kurylenko, poi, pur districandosi con dignità, appare infiltrata un po’ forzatamente per inserire il romanzetto in un cast che già funzionava bene col tenero smanettone Benicio Del Toro e con l’ansiosa ma combattiva Melanie Thierry. Nota un po’ stonata a parte, l’orchestra va e la colonna sonora – con Lou Reed, ma senza A Perfect Day – asseconda gli umori.

Nessuno è perfetto, dunque, ma Perfect Day, nel proprio intento di descrivere con semplicità un giorno di guerra qualunque senza troppi qualunquismi, valorizza il cast, risultando divertente e bandendo i patetismi.

DATA USCITA: 10 dicembre 2015
GENERE: Drammatico
REGIA: Fernando León de Aranoa
ATTORI: Benicio Del Toro, Tim Robbins, Olga Kurylenko, Melanie Thierry, Fedja Stukan, Sergi López, Ben Temple, Morten Suurballe
DISTRIBUZIONE: Teodora Film
PAESE: Spagna
DURATA: 105 Min

Antonio Maiorino
 


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