Al via oggi "Nessun bambino escluso": campagna per minori vittime di violenza e abbandono
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Al via oggi "Nessun bambino escluso": campagna per minori vittime di violenza e abbandono

lunedì 21 ottobre, 2013

TRENTO, 21 OTTOBRE 2013 - Nel nostro Paese sono quasi 30.000* i minori allontanati dalle famiglie di origine perché vittime di abbandono, violenza, abusi e maltrattamenti. Circa la metà di loro, a causa di situazioni di particolare emergenza, viene affidata a strutture di accoglienza e vive lontano da un vero nucleo familiare. Di questi 1 su 2 rimane nelle comunità per un periodo di oltre due anni.

Prendersi cura dei minori allontanati dalle famiglie di origine e garantire loro protezione e l’opportunità di un futuro migliore è quanto la Fondazione L’Albero della Vita - Onlus impegnata da oltre 15 anni nella tutela e nel sostegno dei bambini che vivono in situazioni di emarginazione e disagio sociale - realizza all’interno delle proprie comunità di accoglienza dislocate su tutto il territorio nazionale.

Per continuare a offrire un ambiente ospitale e familiare a bambini, adolescenti e giovani mamme in difficoltà e garantire loro un percorso di recupero psico-fisico e di integrazione nella società, Fondazione L’Albero della Vita lancia “Nessun bambino escluso”, campagna di sensibilizzazione e di raccolta fondi con SMS solidale al 45598, attiva dal 21 ottobre al 10 novembre. In particolare il ricavato sosterrà 6 case accoglienza di cui tre a Milano, una in provincia di Pavia, una a Oristano e una a Palermo.

L’impegno quotidiano della Fondazione L’Albero della Vita - spiega il suo Presidente, Patrizio Paoletti - è quello di accogliere bambini e adolescenti che vivono in condizioni di grave emarginazione, per restituire loro la speranza in un futuro migliore. Aiutare un bambino o un adolescente che vive in contesti familiari di violenza, solitudine e degrado sociale, per noi significa oggi accompagnarli in un percorso di valorizzazione delle proprie risorse interiori perché possano essere, domani, adulti migliori.

Le comunità di alloggio della Fondazione sono vere e proprie case che accolgono minori di età differenti, dai primissimi giorni di vita fino all’acquisizione dell’indipendenza. Qui un numero limitato di ospiti condivide, anche grazie alla presenza di operatori professionali, una quotidianità in tutto simile a quella di tante famiglie: la sveglia al mattino, il tragitto a scuola o al lavoro, le faccende domestiche, i pasti, i giochi, gli amici, i pianti, le coccole, le favole prima di addormentarsi. Si tratta di luoghi attrezzati e confortevoli in cui non ci si limita a far fronte a situazioni di emergenza, ma ai minori vengono offerti il calore di un clima familiare e un intervento educativo personalizzato finalizzato a un corretto sviluppo affettivo e relazionale e a un solido reinserimento sociale.

Notizia segnalata da Ufficio Stampa Aragorn
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