Allarme smog, la parola al presidente di Confindustria Energia Ricci

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 ROMA, 31 GENNAIO- Il presidente di Confindustria Energia, Giuseppe Ricci, in un’intervista all’Agi ha sottolineato la necessità di un approccio pragmatico per risolvere e limitare l’inquinamento nelle grandi città italiane.   [MORE]


“Il rapporto di Legambiente ha evidenziato una problematica ben nota. Da molti anni tutti gli inverni si ripropone il problema dei livelli di particolato (n.d.r polveri sottili) e di smog che superano i limiti consentiti per un numero di giorni sempre maggiori e tutti gli anni si discutono le soluzioni da adottare per tamponare il fenomeno” afferma Ricci e poi spiega che da un punto di vista geografico “la zona che presenta i dati peggiori è la Val Padana a causa delle condizioni climatiche più sfavorevoli”.

Sorprende Torino, che superando Milano negli ultimi anni, è divenuta una delle città più inquinate di Europa. I motivi, secondo Ricci, sono semplici in quanto “tutta la Val Padana è esposta a una stagnazione dell’aria nei mesi invernali che comporta il ristagno dello smog, del particolato pm10 senza dimenticare il pm2,5, quello più fine, più insidioso. Gli effetti del particolato sono nocivi, più è fine, più è nocivo perché può raggiungere gli alveoli del polmone e dei bronchi, fissarsi ed essere la causa di malattie” conclude il presidente di Confindustria Energia.

Federica Fusco

immagine: meto web

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Scritto da Federica Fusco

Giornalista di InfoOggi

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