FIRENZE, 18 MAGGIO 2012- La Commissione Vigilanza e Controllo del Doping (Cvd) del Ministero della Salute ha reso noto che il 3% degli sportivi amatoriali italiani fa uso di doping. La cifra, secondo i controlli effettuati nel 2011, sale significativamente tra i frequentatori delle palestre, mentre più di metà degli sportivi abusa di sostanze legali ma, in ogni caso, dannose per la salute.
L'attività di controllo, presentata a Roma nel corso di un convegno dell’Istituto Superiore di Sanità, ha riguardato 1676 atleti durante 386 eventi dilettantistici. Riflettori puntati sul ciclismo, infatti, circa il 40% dei controlli ha interessato la Federazione ciclistica. Gli sportivi positivi ai test sono stati 52, circa il 3,1%, di cui il 71% maschi, l'età media è risultata di 29 anni, i diuretici e gli agenti mascheranti sono risultate le sostanze più usate. ''Ma il fenomeno non ha età - ha precisato Massimo Casciello, direttore del Cvd - abbiamo trovato persone di 65 anni che prendono steroidi''.[MORE]
Le percentuali di positività più elevate sono state rilevate nella pesistica e cultura fisica (9,7%), ma valori sopra la media sono stati riscontrati anche nel rugby (5%) e nel ciclismo (4,4%). Oltre all'inquietante fenomeno del doping occorre segnalare quello del consumo di farmaci “regolari”, ma potenzialmente pericolosi, con il 43% del campione che ha assunto antinfiammatori, e in aumento è anche il consumo di integratori e prodotti salutistici, usati dal 58,8% degli atleti testati.
''La somministrazione di farmaci in chi è sano è sempre pericolosa - ha evdenziato Luciano Caprino, farmacologo dell'università Sapienza di Roma - nel caso degli antinfiammatori, ad esempio, gli atleti li prendono quando dovrebbero in teoria stare fermi per un dolore''.
Davide Scaglione
Foto tratta da Men's Health