Cronaca
Allarme in Municipio a Torino: busta con esplosivo indirizzata al Sindaco Appendino
TORINO, 1 APRILE – Allarme bomba a Palazzo Civico nel Capoluogo piemontese. Una seduta del Consiglio comunale è stata infatti bruscamente interrotta una volta sparsasi la voce della presenza di un plico esplosivo indirizzato al Sindaco.
Gli uffici di protocollo al pian terreno avrebbero infatti intercettato una busta postale gialla apparentemente sospetta: pur essendo di piccole dimensioni – grandezza 10x15cm – su di essa non era presente alcun mittente, ma soltanto la dicitura “Scuola A. Diaz. Via C. Battisti 6, 16145 Genova”, scritta in stampatello su un foglio bianco incollato sul plico. Il suo contenuto era misterioso, per cui i vigili urbani hanno deciso di sottoporlo ad un controllo di sicurezza utilizzando una macchina radiogena ed è stato tramite questo apparecchio che le forze dell’ordine hanno scoperto di cosa si trattava: nel pacchetto era presente un marchingegno artigianale costituito da una pila di energia, legata tramite fili elettrici ad una bustina contenente polvere esplosiva. Immediatamente è stato richiesto l’intervento degli artificieri, che si sono occupati delle operazioni di disinnesco del piccolo ordigno. Successivamente, la busta ed il suo contenuto sono stati requisiti dalla polizia per svolgere le indagini e tentare di risalire ai mittenti.
Il Sindaco Chiara Appendino, visibilmente scossa, ha subito convocato i partiti in conferenza dei capigruppo nel Consiglio Comunale, laddove il comandante dei vigili di Palazzo Civico ha spiegato l’accaduto; alla fine, si è deciso di rimandare alla prossima seduta tutte le discussioni sui punti che erano previsti all’ordine del giorno (in particolare, si trattava degli scontri avvenuti durante la manifestazione ciclistica “Critical Mass” e di un caso di violenza sessuale al Parco del Valentino).
L’episodio del pacco-bomba segue i molteplici episodi di minacce di cui la Prima Cittadina torinese è stata destinataria durante il “corteo anarchico” tenutosi in città lo scorso sabato, allorquando, tra l’altro, sui muri del cimitero monumentale, in corso Regio Parco, è apparsa la scritta “Appendino, la scorta non ti basta”. La frase fa implicitamente riferimento alla decisione ratificata dal Consiglio Comunale di assegnare una scorta alla stessa Appendino dopo la diffusione dello slogan “Appendino appesa”, trovato scritto su molti muri in città. Una prima spiegazione ventilata a Torino azzarderebbe un collegamento con la decisione del Comune di sgomberare forzosamente un asilo occupato in via Alessandria, ma naturalmente ogni ipotesi andrà verificata dagli inquirenti.
Francesco Gagliardi
Fonte immagine: notizie.virgilio.it