Le ultime notizie dal fronte: droni abbattuti, dichiarazioni di Tajani, allerta in Polonia e nuovi scontri diplomatici
La situazione internazionale resta incandescente. Mosca avverte che l’abbattimento dei suoi aerei da parte della NATO significherebbe guerra, mentre continuano gli attacchi con droni russi sull’Ucraina, in un’escalation che coinvolge anche i cieli del Baltico e i confini dell’Alaska.
Ucraina: neutralizzati 128 droni russi in una sola notte
Secondo il Comando dell’aeronautica militare ucraina, le forze di difesa hanno abbattuto o neutralizzato 128 droni russi su un totale di 154 lanciati nella notte tra il 25 e il 26 settembre.
I velivoli, tra cui numerosi droni Shahed e Gerber, erano stati inviati dalla Russia da diverse direzioni (Bryansk, Orel e Millerovo). Nonostante l’impatto in alcune zone, la maggior parte degli attacchi è stata respinta grazie a sistemi antiaerei, guerra elettronica e gruppi mobili di difesa.
Sempre ieri, è stato abbattuto anche un aereo da combattimento russo Su-34 in direzione Zaporizhia, segno che la pressione militare resta altissima.
Tajani: “Putin non vuole fermarsi, servono nervi saldi”
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, intervistato dal Corriere della Sera, ha lanciato un appello alla calma:
“Putin sembra non volersi fermare. Bisogna distinguere tra provocazioni e veri attacchi, evitando mosse azzardate. Servono nervi d’acciaio”.
Le sue dichiarazioni arrivano dopo che caccia russi sono stati intercettati vicino all’Alaska e ai confini NATO, alimentando il timore di un’escalation diretta.
Ucraina colpisce stazioni di distribuzione del gas a Luhansk
L’esercito ucraino ha annunciato di aver attaccato tre stazioni di distribuzione del gas nelle zone occupate della regione di Luhansk. Gli obiettivi, situati a Shchastia, Severodonetsk e Novopskov, sono stati colpiti da droni del 14° reggimento ucraino.
Un’azione che mira a indebolire le infrastrutture energetiche russe, strategiche per il proseguimento del conflitto.
Polonia: “Lasciate subito la Bielorussia”
La tensione si riflette anche in Bielorussia, alleata di Mosca. Il governo polacco ha invitato i propri cittadini a lasciare immediatamente il Paese, sconsigliando qualsiasi viaggio nella regione.
Il timore è che, in caso di chiusura delle frontiere o di peggioramento improvviso della situazione, una evacuazione rapida diventi impossibile.
ONU: Guterres incontra Lavrov, Costa avverte l’Assemblea
Sul fronte diplomatico, il Segretario Generale dell’ONU Antonio Guterres ha incontrato a New York il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, discutendo di Ucraina e Medio Oriente.
Nel frattempo, il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa ha ammonito:
“L’aggressione della Russia non minaccia solo l’Ucraina ma tutti i Paesi membri delle Nazioni Unite”.
Costa ha ribadito il pieno sostegno dell’Unione europea a Kiev, sia sul piano militare che in prospettiva di adesione all’Ue.
Zelensky: “Prima la pace, poi lascio la politica”
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che non intende ricandidarsi una volta raggiunta la pace:
“Il mio obiettivo è fermare la guerra, non continuare a guidare il Paese in tempo di pace”.
Ha inoltre chiesto agli Stati Uniti nuove armi a lungo raggio, sottolineando che potrebbero costringere Vladimir Putin a negoziare.
Cresce la tensione nei cieli europei
Negli ultimi giorni la NATO ha intercettato diversi jet russi in prossimità dei confini con Danimarca, Estonia e Polonia.
Il Cremlino ha parlato di “accuse isteriche”, negando violazioni dello spazio aereo. Ma l’ambasciatore russo a Parigi, Alexey Meshkov, ha avvertito:
“Se la NATO abbatte un nostro aereo, sarà guerra”.
Conclusioni
La crisi tra Russia, Ucraina e NATO appare destinata a proseguire con una pericolosa spirale di attacchi con droni, minacce militari e scontri diplomatici.
L’Europa si prepara a sostenere Kiev, mentre cresce il rischio di un allargamento del conflitto.