Politica

ANM sulla proposta di legge di Renzi: "Pochi, modesti ritocchi"

ROMA, 20 DICEMBRE 2014 - Pochi i ritocchi fatti alla legge anti-corruzione da parte del Governo: a dirlo è l'Associazione Nazionale dei Magistrati, che denuncia come si stia procedendo troppo in fretta e nell'immediatezza di reati più o meno gravi, e non a seguito di denunce che, da anni, arrivano dallo stesso ente in fatto di corruzione.

Nonostante le rimostranze presentate al Governo Renzi, le toghe mantengono una certa apertura nei confronti del nuovo decreto: "(...) la magistratura continuerà ad offrire il proprio contributo di esperienza e di idee, in quel confronto fecondo che raccoglie insieme società civile e istituzioni dello Stato. Anche questo è democrazia" spiegano.[MORE]

"Meno stupore, ma più determinazione"

Oltre alla riforma della legge che riguarda la corruzione, il 12 Dicembre scorso il Governo ha annunciato anche una riforma totale della prescrizione, diventata motivo di dibattito a causa delle recenti decisioni della Corte di Cassazione.

L'ANM ha chiesto, in tal senso, maggiore attenzione e determinazione da parte del Governo, in modo che alla gravità dei reati corrisponda una legge "mirata, severa ed efficace, da approvarsi in tempi molto brevi, che raccolga le indicazioni contenute nelle convenzioni internazionali e preveda meccanismi premiali per chi collabora".

Per l'ANM, la corruzione è un primo reato, dal quale si può arrivare anche a ipotizzare reati più gravi, come già accaduto nelle inchieste degli ultimi giorni. Per risolvere la situazione non servirebbero ritocchi, magari dopo un'accesa discussione parlamentare, ma una riforma veloce e organica, che tenga in considerazione anche l'esperienza di chi lavora sul campo.

(Foto giurdanella.it)

Annarita Faggioni