Roma, 28 gennaio 2012. – “La legittimazione democratica dei giudici sta nella loro adeguata preparazione giuridica, nel loro sapere di diritto. E’ questo che pretende da loro la società, perché è in questa loro sapienza specifica che risiede la probabilità di un giudizio corretto”. Con le parole di Paolo Grossi, giudice della Corte Costituzionale, poste in prefazione alla relazione sull’amministrazione della Giustizia 2011 letta dal Presidente della Corte Suprema di Cassazione Ernesto Lupo in presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e dal Ministro di Giustizia Paola Severino presso l’Aula Magna della Corte di Cassazione, nella giornata del 25 gennaio u.s, si dichiarava l’apertura dell’anno giudiziario 2012 in Roma. [MORE]
Nella giornata di oggi, da Roma a Catania, che sarà presto sede del Tribunale per l’Impresa, il Ministro di Giustizia Paola Severino, ha quindi presenziato l’apertura dell’anno giudiziario al Sud Italia, soffermandosi sull’efficienza della giustizia intesa nel suo complesso, dal ruolo primario dei giudici nell’organizzazione degli uffici giudiziari, alla concorrenza leale su cui dovrà fondarsi la nuova avvocatura decisa dal provvedimento sulla liberalizzazione delle tariffe riferibili all’onorario forense. Non ultimo l’intervento sulla situazione delle carceri, presto in esame alla Camera dopo la recente approvazione in Senato del provvedimento di conversione del decreto legge n. 211, recante “interventi urgenti per il contrasto della tensione detentiva determinata dal sovraffollamento delle carceri”.
Entro il prossimo 20 febbraio la Camera avrà tempo infatti per convertire il c.d. decreto svuota carceri in legge. Il nuovo testo contiene modifiche all’ordinamento processuale e all’ordinamento penitenziario prevalentemente volte a limitare la condizione di sovraffollamento delle carceri. Secondo il Ministro, riportano le agenzie di stampa “dallo Stato delle carceri si misura il livello di civiltà di un Paese, nel ricordare che anche per chi si è macchiato di delitti gravissimi, un'espiazione della pena e una custodia cautelare in carcere devono rappresentare lo strumento attraverso il quale si riafferma il principio che lo Stato non ripaga mai con la vendetta”.
In occasione dell’apertura dell’anno giudiziario 2012, dopo le difficoltà di conciliazione degli ultimi anni trascorsi, il nuovo Governo ad opera del Ministro Severino, ha espresso quindi le priorità che impegnano il Paese, chiarendo la volontà di aprire una “stagione di confronti costruttivi”.
SAVERIO CARISTO