Antimafia: Gratteri, Procura europea? no grazie, Ue non s'interessa
Cronaca Umbria

Antimafia: Gratteri, Procura europea? no grazie, Ue non s'interessa

domenica 15 aprile, 2018

PERUGIA, 15 APRILE - "In Europa ci sono bilioni di euro provenienti dalla cocaina che stanno entrando nel mercato legale, nel silenzio di tutti quelli che hanno il potere di intervenire sul piano normativo. Abbiamo un'Europa che si interessa di banche, finanza, economia, ma non si interessa di sicurezza". [MORE]

Lo ha detto il procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, parlando al Festival internazionale del giornalismo di Perugia, nel corso di un incontro sui 'fiumi d'oro delle mafie, dall'Italia al resto al mondo', con il professor Antonio Nicaso e la giornalista Amalia De Simone. Gratteri ha sottolineato piu' volte come il mondo occidentale "consenta", per la mancanza di leggi adeguate, il riciclaggio, facendo si' che i latitanti italiani e i trafficanti di droga non vivano in Italia ma in Europa, dall'Olanda alla Germania. "Quando si cominciava a parlare di procura antimafia europea ero preoccupato perche' so come si ragiona in Europa e ho visto come ragionano nelle commissioni - ha affermato il magistrato - ho visto parlamentari tedeschi che gridavano che non c'era la 'ndrangheta in Germania. Non possiamo andare avanti cosi'.

L'Italia e' debole in Europa - ha proseguito - la mia paura e' che se andiamo a sederci attorno a un tavolo non abbiamo la forza per imporre il nostro sistema giudiziario. La nostra legislazione antimafia e' nata sul sangue dei nostri eroi e noi non possiamo buttare un secolo di antimafia. Teniamoci il sistema che abbiamo e cerchiamo di spiegare all'estero che il problema delle mafie e il traffico di cocaina riguarda tutto il mondo occidentale

La 'ndrangheta, ha spiegato Gratteri, oggi non vende sulle piazze ma fa da grossista: "importa l'80% di cocaina che viene venduta in Europa, che riesce a comprare al prezzo piu' basso".
Il problema degli 'ndranghetisti, allora, e' quello di 'pulire' queste montagne di soldi sporchi. "Per farlo - ha spiegato Gratteri - hanno bisogno di esperti di finanza, avvocati, commercialisti in grado di fare riciclaggio sofisticato. La city di Londra e' uno dei posti dove si ricicla di piu'. Mi preoccupa - ha raccontato - che le universita' europee rischiano di insegnare sostanzialmente a fare riciclaggio. Ho sentito un professore di economia di un'universita' inglese insegnare ai suoi studenti ad accontentare il cliente senza porsi il problema della provenienza dei soldi".

 


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